mercoledì 27 febbraio 2013

POLPETTONE RIPIENO DI SPINACI E SCAMORZA AFFUMICATA

Sicuramente capita a tutti di passare un pomeriggio in cui la mente ritorna ossessivamente al pensiero del piatto che si vorrebbe mangiare per cena, questo polpettone estesporaneo è uscito in uno di questi giorni, il mio tarlo era di riempirlo con le cime di rapa, purtroppo quella sera non ne ho trovate di abbastanza fresche, ma non mi sono di certa arresa, gli spinaci si trovano sempre e la scamorza affettata era già in casa, mi è bastata una corsa dal macellaio per un bel misto di macinato e sono rientrata a casa soddisfatta.


Ingredienti per circa 6 persone:

200 g di macinato di maiale
200 g di macinato di vitello
200 g di macinato di tacchino
50 g di parmigiano reggiano grattugiato
1 grossa fetta di mortadella
300 g di spinaci già puliti
100 g di scamorza affumicata a fettine
2 uova piccole
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Lavate gli spinaci e appassiteli in padella, salate e lasciateli poi scolare molto bene.
Tritate grossolamente al coltello la mortadella e unitela ai tre tipi di carne, aggiungete le uova e il formaggio grattugiato, regolate di sale e pepe.
Con l'impasto di carne, formate un rettangolo sopra un grande foglio di carta forno leggermente unta di olio, adagiatevi sopra prima gli spinaci e poi la scamorza. Aiutandovi con la carta, formate il polpettone facendo attenzione che non fuoriesca il ripieno.
Chiudete a caramella la carta forno e cuocete a forno già caldo a 200 °C per circa 1 ora.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Ricette per il pranzo in ufficio" del blog "Una cucina tutta per sè" di Francesca:



giovedì 21 febbraio 2013

LASAGNE CON PORRI E ASIAGO

Anche questa volta ho provato una ricetta per potervi poi dare le giuste dosi... perchè se seguivate quelle originali della Cucina del Corriere, vi sarebbe rimasta una bella voglia di lasagne, più di tre strati non vi sarebbero venuti e vi dirò, mi sono rimaste pure tre sfogliette e quindi la prossima volta che preparerò questo piatto dovrò nuovamente aggiungere la quantità di porro, ma qui posso già darvi il giusto numero.
Piccolo appunto per chi tentasse per la prima volta di tirare la sfoglia al mattarello, naturalmente vi verrà rotonda, ma quando taglierete e lesserete i pezzi di pasta, non preoccupatevi degli angoli rotondi, basterà tagliarne dei pezzi da quelli più grandi e aggiungerli nei vuoti, quando la lasagna sarà gratinata e porzionata nessuno se ne accorgerà.
Altro particolare, qui lascerò i dosaggi per la sfoglia verde come la faccio io, attenzione quando frullate le uova con gli spinaci, dovete farlo ad impulsi distanziati qualche secondo tra l'uno e l'altro per non scaldarle troppo.


Ingredienti per 4 persone:

Per la sfoglia:

350 g di farina 00
140 g di spinaci
3 uova grandi

Per la farcia:

4 porri grandi
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
30 g di burro
100 ml di brodo vegetale
3 cucchiai di parmigiano
Sale

Per la besciamella:

1/2 l di latte intero
40 g di burro
40 g di farina 00
250 g di Asiago invecchiato 12 mesi grattugiato
Noce moscata
Sale

Frullate a breve impulsi le uova con gli spinaci precedentemente saltati in padella con solo l'acqua con cui li avrete lavati.
Impastate uova e farina fino a formare un panetto elastico, lasciate riposare almeno 30 minuti e tirate la sfoglia con il mattarello, tagliatela a rettangoli e prelessateli per un paio di minuti in acqua bollente salata, posatele poi sopra un canovaccio bianco.
Lavate e tagliate ad anelli il porro, quindi fatelo stufare a fiamma bassissima con il burro, un filo d'olio e il brodo vegetale.
Scaldate il latte, fondete il burro e aggiungetevi fuori dal fuoco la farina rimescolando con una frusta, aggiungere il latte e rimettete a cuocere fino a formare la besciamella, profumate con la noce moscata, aggiungete l'Asiago.
Imburrate una pirofila da forno, spalmate un cucchiaio di besciamella sul fondo ed iniziate ad  alternare la pasta con strati sottili di porri e poi di nuovo la besciamella. Terminate con i porri e spolverizzate con il parmigiano grattugiato.
Infornate a 190 °C per 20 minuti a forno statico coprendo con alluminio la superficie della pirofila, successivamente scoprite e terminate la cottura per altri 5 minuti a forno ventilato.


Con questa ricetta partecipo al contest "Terra e farina" dell'omonimo blog di Valeria e Milena:


lunedì 18 febbraio 2013

POLPETTE DI TACCHINO E SALSICCIA RIPIENE DI CAVOLETTI DI BRUXELLES

Mai potrò stancarmi di mangiare polpette, in questo anno e mezzo di blog ne ho già preparate tante e chissà quante biglie ancora mi aspettano. Questa ricetta l'ho trovata in uno speciale di Oggi Cucino, ho però aumentato di parecchio la quantità della carne perchè volevo che si non si percepisse solo il cavoletto, desideravo che lui rimanesse come la perla nell'ostrica, protagonista, ma nascosta...




Ingredienti per 2 persone:

8 cavoletti di bruxelles
150 g di carne di tacchino tritata
150 g di salsiccia
1/2 spicchio d'aglio
2 uova 
Pangrattato
Olio per friggere (io ho utilizzato l'extravergine di oliva, ma sarebbe più indicato quello di semi)
2 Foglie di salvia
Sale

Lavate i cavoletti di Bruxelles, cuoceteli al vapore per circa 8 minuti (se di più rischiate che dopo la frittura sia troppo cotto).
Tritate finemente la salvia, unitevi un pizzico di sale e passatevi i cavolini (se volete potete aggiungere del peperoncino).
Spellate la salsiccia e unitela al tacchino, profumate con l'aglio tritato, aggiungete l'uovo e mescolate molto bene.
Dividete la carne in 8 parti, appiattitele leggermente, adagiatevi sopra i cavoletti e richiudete avvolgendoli perfettamente.
Passate le polpette prima nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato, friggetele a fuoco alto nell'olio bollente, scolatele su carta da cucina e salate.

mercoledì 13 febbraio 2013

VENTAGLI DI PASTA FRESCA CON FEGATINI DI POLLO E ZUCCA AL PROFUMO DI TARTUFO

Non mi andava di chiamarle crespelle, la pasta fresca tirata al mattarello merita un appellativo più altisonante, ventagli mi pare più adatto.
E scusate se per il contest sul quinto quarto ho utilizzato i classici fegatini di pollo, ma la trippa mi disgusta,  il cuore mi è indigesto, la guancia non l'ho trovata... ho avuto solo un piccolo incontro con una testina di agnello, ne sono fuggita...
Ma intanto sono estremamente felice per aver finalmente trovato un utile utilizzo per il mio cerchio regolabile studiato per strepitose torte, da me finora aveva battuto un po' la fiacca... vi avviso che con le dose che vi darò vi resterà della pasta, tagliatela magari a quadrettini e cuocetela nel brodo.



Ingredienti per 2 persone:

Pasta:

200 g di farina 00
2 uova 

Ripieno:

200 g di fegatini di pollo
200 g di zucca già pulita
1/2 scalogno
1 rametto di rosmarino
Brandy
1 cucchiaio di latte
1 cucchiaio di pecorino romano grattugiato
Sale e pepe
Olio extravergine di oliva
Burro

Besciamella:

300 g di latte intero
25 g di farina
25 g di burro
Sale e pepe
2 cucchiaini di tartufo nero sott'olio

Impastate uova e farina fino a formare un impasto sodo ed elastico, lasciate riposare per 30 minuti.
Tritate finemente lo scalogno e fatelo appassire in due cucchiai di olio e una noce di burro aromatizzati con il rosmarino (legate gli aghi con lo spago da cucina per evitare che si disperdano nel tegame), unite la zucca tagliata a dadini, salate e pepate, quando sarà tenera spegnete e lasciate raffreddare, ci vorranno circa 5 minuti.
Lavate accuratamente i fegatini di pollo, tagliateli a pezzetti e fateli saltare a fuoco alto in olio e burro per 2 minuti, sfumate con il brandy, salate e abbassate il fuoco, cuocete per 10 minuti bagnandoli con 1 cucchiaio di latte.
Unite i fegatini alla zucca e insaporite con un cucchiaio di pecorino romano grattugiato.


Tirate la sfoglia e incidetela con il cerchio di 20 cm di diametro, aiutandovi con un coltellino affilato, ritagliate le forme, naturalmente potete utilizzare anche un piatto.


Lessate i cerchi di sfoglia in acqua bollente salata, lasciatela cuocere un pochino in più rispetto a quando si preparano le lasagne, questo perchè al momento della cottura non vi sarà molto liquido e quindi si rischierebbe una cottura non perfetta. Disponete i cerchi di sfoglia sopra un telo bianco e disponete in ogni metà un po' di ripieno tenendone da parte due cucchiai.


Piegate in quattro ogni sfoglia e disponete i ventagli in una teglia coperta da carta forno.
Preparate la besciamella, ognuno ha il suo metodo, il mio mai variato è questo: scaldo il latte, in un altro pentolino abbastanza grande sciolgo il burro, poi aggiungo fuori dal fuoco la farina tutta in una volta rimescolando con la frusta, unisco il latte, rimetto sul fuoco e continuo la cottura continuando a rimescolare con la frusta finchè la besciamella è della densità che voglio salando e pepando solo alla fine.
Aggiungete alla besciamella due cucchiaini di tartufo grattugiato sott'olio e versatela sulla sfoglia ripiena.


Terminate la cottura in forno caldo a 190 °C per 20 minuti, gli ultimi tre minuti a forno ventilato, servite con l'aggiunta del ripieno rimasto.

Con questa ricetto partecipo al contest "Quinto Quarto (R)evolution" dei Blog "Insalata Mista" di Cristina e "Les Madeleines di Proust" di Sabrina:


domenica 10 febbraio 2013

ZUPPA DI PATATE E PORCINI PER L'ABBECEDARIO EUROPEO

E per la seconda tappa dell'Abbecedario Europeo, oggi cuciniamo piatti della Slovacchia, ero indecisa tra varie ricette, ma ho infine scelto questa zuppa come rappresentanza del paese. La ricetta completa delle sue fantasie in merito alle dosi, l'ho trovata qui, ho dovuto però sostituire i porcini freschi, introvabili in questi periodo nella mia città, con quelli secchi delle nostre colline.


Ingredienti per 2 persone: 

500 g di patate
30 di burro
20 g di porcini secchi
1 cucchiaino colmo di cumino in polvere
Vino bianco secco
Sale e pepe

Lasciate in ammollo i porcini secchi per 15 minuti, poi strizzateli bene e tamponateli con la carta cucina.
Sbucciate e tagliate a tocchetti le patate, cuocetele in una pentola con l'acqua necessaria per comprirle di circa un dito, quando saranno cotte, frullate il tutto con il frullatore ad immersione.
Soffriggete nel burro i funghi, bagnare con il vino bianco, lasciare sfumare a fiamma alta e poi aggiungete le patate.
Cuocete a fiamma molto bassa per 15 minuti mescolando di tanto in tanto.
Condite infine con il cumino e servite.

Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario della Comunità Europea,  la Slovacchia è ospitata da Terry del blog Crumpets & co.

giovedì 7 febbraio 2013

RISOTTO CON SALSICCIA E FINOCCHI ALL'ARANCIA DELLA MEDITERRANEA BELFIORE

Di prodotti già pronti ne uso pochissimi, ma qualcuno di alta qualità entra molto volentieri nel mio "guardaroba" delle meraviglie (una volta si sarebbe detta dispensa).
La Mediterranea Belfiore è un'azienda che produce nel rispetto della nostra salute e dell'ambiente ma soprattutto ci offre sapori che difficilmente si possono assaporare aprendo semplicemente un vasetto in vetro.
Ci tenevo particolarmente a partecipare a questo contest, era quindi necessario procurarsi la materia prima, comodissimo l'ordine tramite la vendita on line, ma non essendo mai a casa avrei potuto avere qualche problema nella consegna, immediatamente Cris si è attivata per farmi conoscere i punti vendita nella mia città..... noooooo... non ci potevo credere..... il mio negozietto a pochi passi da casa è uno dei due punti vendita a Bologna! 


Per cucinare questo risotto, ho scelto i finocchi all'arancia con olive verdi, una delizia che inizialmente avevo intenzione di abbinare a dei filetti di sgombro, ma il freddo di questi giorni mi ha fatto pensare che anche un bel pezzetto di salsiccia non ci stava poi così male....


Ingredienti per 4 persone:

1 vasetto di finocchi all'arancia con olive verdi della Mediterranea Belfiore
200 g di salsiccia 
250 g di riso carnaroli
1/2 cipolla
Olio extravergine di oliva
Brodo vegetale
Burro
Vino bianco secco
Barba di finocchio
Sale e pepe

Tenete da parte le 4 fettine più grandi di finocchio, tagliate a pezzetti le altre.
In una padella antiaderente, rosolate a fuoco alto la salsiccia sgranata, poi elimanate il grasso che si sarà sciolto.
In un tegame, soffriggete la cipolla in un due cucchiai di olio e in una noce di burro, quindi fate tostare il riso e poi sfumate con il vino.
Quando il vino sarà evaporato, iniziate la cottura del riso aggiungendo un mestolino di brodo solo quando il precedente sarà stato assorbito. 
Dopo circa 10 minuti, unite i finocchi tagliuzzati e le olive e dopo altri 5 minuti completate con la salsiccia e con un po' di barba di finocchio tagliuzzata, a fine cottura, salate, pepate e mantecate con una noce di burro e un cucchiaino di olio aromatizzato all'arancia.
Servite in piatti individuali decorando con le fette di finocchio intere.

Con questa ricetta partecipo al contest "In cucina con il cuore" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cristina:



lunedì 4 febbraio 2013

OSSOBUCO DI MANZO CON LA VERZA

Non solo io sono innamorata di questo piatto, ma anche la mia dolce metà, preparo questo piatto esclusivamente una volta all'anno per non svalutarlo, aspetto che le verze abbiano subito tutto il gelo possibile così da averle saporitissime e con l'immancabile bottiglia di Barolo in accompagnamento, inizia la festa a tavola....



Ingredienti per 2 persone:

2 ossobuchi di manzo
300 g di verza
1 grossa cipolla bianca
1 spicchio d'aglio
Vino bianco secco
2 tazze di brodo di carne
Sale e pepe
Olio extravergine di oliva
Burro
Farina

Infarinati gli ossobuchi, togliete la costa centrale dalle foglie di verza e tagliatela a striscioline.
Affettate a rondelle la cipolla e cuocetela a fuoco basso in una capiente pentola con due noci di burro, un filo d'olio extravergine di oliva e lo spicchio d'aglio, fate molta attenzione che non si bruci.
Quando la cipolla sarà diventata trasparente, alzate il fuoco e rosolate gli ossobuchi da ambo le parti, sfumate con il vino bianco e quando sarà completamente evaporato, togliete l'aglio e aggiungete una tazza di brodo, tenete da parte il restante da unire solo nel caso in cui la carne tendesse ad asciugarsi troppo, se utilizzate una pentola con il fondo molto spesso, non ne avrete necessità, ma meglio non rischiare...
Dopo 20 minuti di cottura, quando la verza sarà già un po' appassita, salate e pepate, abbassate la fiamma al minimo, coprite e continuate la cottura per altre 2 ore girando la carne dopo 1 ora.
Lasciate riposare la carne per qualche minuto, poi servitela con il sugo che si sarà formato.

Con questa ricetta partecipo al contest "Innamorati... non solo a San Valentino" del blog Home Made di Laura: