venerdì 30 maggio 2014

QUICHE PORRI, FAVE E ASPARAGI

Sarà pure il caso che riprenda a seguire questo blog, non avrebbe senso lasciarlo abbandonato e di chiuderlo ancora non me la sento. Non pensiate che sia stata in dieta e quindi priva di piatti da postare, semplicemente cucinavo e mangiavo senza preoccuparmi di scattare foto, certo, un grande impegno nella presentazione non ce l'ho mai messa e chi mi segue lo sa, ma se riesco a donarvi qualche idea mi fa piacere.
Questa quiche è apparsa sul numero di Aprile di Sale & Pepe, è un'idea di Alessandra Avallone, ho inaugurato un paio di mesi fa la stagione degli asparagi con questa ricetta e la posto prima che passi la stagione.


Ingredienti per 8 persone:

Per la pasta brisée (indicativamente, un po' me n'è rimasta):

300 g di farina 00
150 g di burro
Acqua gelata

Per il ripieno:

600 g di asparagi puliti
2 porri medi
300 g di fave con il baccello
3 uova
2 dl di panna
60 g di parmigiano reggiano grattugiato
1 mazzetto di timo
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Lavorate velocemente la farina con il burro e un pizzico di sale aggiungendo l'acqua che sarà necessaria per formare un impasto morbido, formate un panetto e lasciate riposare in frigorifero per 30 minuti.
Tagliate le punte agli asparagi, lessatele al dente, sgocciolatele e tenetele da parte. Pelate i gambi, lessate anch'essi finché saranno ben teneri, sgocciolateli e frullateli. Sgusciate le fave, scottatele in acqua bollente ed eliminate la pellicina che le ricopre.
Affettate i porri e saltateli in padella con 2 cucchiai di olio e un pizzico di sale. Sbattete le uova e aggiungete la crema di asparagi, i porri, il parmigiano e la panna. Regolate di sale e pepe.
Tirate la pasta brisée in una sfoglia sottile sopra un foglio di carta forno, disponetela nello stampo e spolverizzatela con le foglioline di timo, distribuite sul fondo i porri, metà della fave e delle punte di asparago, ricoprite con la crema preparata e guarnite con le fave e le punte di asparago rimaste tagliate a metà nel senso della lunghezza.
Cuocete in forno caldo a 200° per i primi 30 minuti, poi abbassate a 180° e proseguite per altri 15 minuti accendendo la funzione ventilato negli ultimissimi minuti.

Con questa ricetta partecipo al contest "Nel cesto di pic-nic" del blog La cucina di Esme di Alice:


mercoledì 19 marzo 2014

MACCHERONCINI AL FERRETTO CON SEPPIE, CARCIOFI E BRICIOLE ALL'ARANCIA

Questa volta non ho impastato io, i maccheroncini li ho comprati già fatti, chiamatela pure pigrizia quella sana voglia di mangiar bene con poca fatica...
Mi sono decisa a condividere questo piatto prima che le arance spariscano dalla circolazione, è un veloce primo di pesce ed è stata anche la mia prima pulitura di una seppia, compito che solitamente delego al pescivendolo di fiducia, ma questa volta mi sono rivolta ad altro negozio in cui il simpatico commesso si è rifiutato di compiere questa azione proponendomi in alternativa quelle scongelate e insapori... lo ringrazio, ora ho vinto un tabù.


Ingredienti per 2 persone:

180 g di maccheroncini al ferretto
1 seppia media
1 carciofo mammola
La mollica di una fetta di pane di semola di grano duro
La scorza grattugiata di metà arancia non trattata
Vino bianco secco
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Pulite bene la seppia e tagliate la sacca a pezzetti.
Togliete le foglie più dure al carciofo, tagliatelo a spicchietti e immergetelo subito in acqua perchè non annerisca.
(Le operazioni di cui sopra sarebbe meglio effettuarle con dei guanti... non vi voglio descrivere il colore delle mie mani al termine della preparazione del piatto)
Sbriciolate la mollica del pane con le mani e friggetele in una padella antiaderente con un filo d'olio, togliete dal fuoco, mettete le briciole in un contenitore e profumate grattugiandoci sopra la buccia dell'arancia, mescolate bene e coprite.
Scolate le fettine di carciofo, asciugatele e fatele saltare a fuoco vivace in due cucchiai di olio, quando si saranno colorite, sfumate con il vino e quando sarà evaporato, coprite e cuocete a fuoco moderato per 10-12 minuti aggiungendo eventualmente un goccio di acqua calda se dovessero asciugarsi troppo.
Nel frattempo, cuocete la pasta in abbondante acqua salata.
Trascorsi i minuti di cottura del carciofo, unite la seppia a pezzetti, alzate la fiamma e spegnete appena sarà diventata bianca, controllate la cottura con uno stecchino, impiegherà pochissimo tempo. 
Unite la pasta al sugo, servite ben caldo con l'aggiunta delle briciole all'arancia.

venerdì 28 febbraio 2014

GNOCCHI AL NERO DI SEPPIA CON COZZE E BORLOTTI

Miseria Rosalba mi minaccia... se non torno a scrivere un post mi picchia... questa fa paura credetemi, non è mica di quelle persone che parlano a vanvera... poi lei ritorna a pubblicare proprio con la lasagna... aria di casa mia... e io come rispondo? Con degli gnocchi, marittimi naturalmente, perchè voglio sentirmi vicino a lei, nella sua calda Napoli, sempre con la speranza di riuscire a incontrarci prima o poi per una mangiata da urlo insieme!!!
La ricetta è stata pubblicata in Alice Cucina, ma scusate, senza dosi per gli gnocchi, senza indicazioni in merito alla cottura di cozze e fagioli... ci penso io, ovviamente con un aumento del peso, perchè mica voglio che Rosalba torni a casa dicendo che a Bologna mandiamo a casa gli ospiti con la fame...


Ingredienti per 2 persone:

Per gli gnocchi:

400 di patate vecchie
150 g circa di farina
1 bustina da 4 gr di nero di seppia
Mezzo uovo

Per il sugo:

1 Kg di cozze
150 di fagioli borlotti precedentemente lessati con una foglia di alloro, una cipolla, un gambo di sedano e una carota
1 cipolla
5 pomodori pelati di ottima qualità
Brodo vegetale
Pecorino stagionato grattugiato
Olio extravergine di oliva
Aglio
Sale

Lessate le patate, schiacciatele e quando saranno fredde impastatele con la farina, il mezzo uovo e il nero di seppia, formate gli gnocchi.
Tagliate a pezzetti i pomodori pelati dopo aver eliminato i semi.
Tritate la cipolla e fatela soffriggere in una padella con 2-3 cucchiai di olio. Aggiungete i fagioli, bagnate con un po' di brodo vegetale e lasciate insaporire. Unite i pomodori spezzettati, salate e preseguite la cottura per 10 minuti.
Staccate il bisso alle cozze, spazzolatele molto bene, fatele aprire in una capace padella coperta con un filo d'olio e due spicchi di aglio, sgusciatele e filtrate il liquido di cottura.
Lessate gli gnocchi in abbondante acqua salata, trasferiteli nella padella con i fagioli e i pomodori, unite le cozze e un paio di cucchiai del loro liquido, spolverizzate con il pecorino e servite.

venerdì 14 febbraio 2014

ARROSTO DI MAIALE ALLA VERZA

Pare quasi strano con una temperatura di 16 gradi recarsi al mercato per comprare la verza, verrebbe più da rifornirsi di zucchine, ma in inverno comunque siamo e se dobbiamo seguire la stagionalità....
Questo semplicissimo e molto gustoso secondo piatto, l'ho trovato sul sito di una nota marca di pasta... giuro, ho scoperto ricette di tutti i tipi e credo che lo consulterò più di frequente ora.
Vi consiglio di acquistare un pezzo di arista disossata, essendo un po' più grassa, vi resterà tenera e non rischierete l'effetto "stoppa" che a volta capita in cottura con la semplice lonza.


Ingredienti per 4 persone:

600 g di arista di maiale disossata in un unico pezzo
1 piccola verza
1 scalogno
1 carota
1 gambo di sedano
Brodo 
Sale
Olio extravergine di oliva

Lavate e pulite le verdure, tritatele finemente.
Lavate e asciugate il pezzo di carne, legatela con dello spago da cucina, salatela in modo uniforme.
Scaldate in un tegame poco olio, aggiungete la carne e fatela rosolare a fuoco vivace da tutte le parti.
Aggiungete le verdure e il vino e bagnate con un goccio di brodo se occorre.
Lasciate cuocere a fuoco basso per 40 minuti girando l'arrosto un paio di volte.
Nel frattempo, lavate accuratamente le foglie della verza e immergetele per 5 minuti in una pentola di acqua bollente a fuoco spento. Scolatele, tagliatele a pezzi e unitele alla carne lasciando cuocere ancora per 10 minuti.
Togliete la carne dal fuoco, avvolgetela nell'alluminio per circa 15 minuti, eliminate lo spago, affettatela e servitela con la verza.

domenica 9 febbraio 2014

GNOCCHI DI CARCIOFI CON GAMBERI E POMODORI SECCHI

Un anno fa, vidi la ricetta degli gnocchi di carciofi sulla rivista Oggi Cucino poi, la mancanza costante di tempo e qualche dubbio in merito al procedimento, mi hanno portata a posticipare fino ad ora la prova di questo interessante piatto, il solito terrore di dover cenare con pasta in bianco al seguito di un insuccesso mi aveva bloccata.
In questi ultimi giorni, di ore da dedicare alla cucina ne ho fin troppe, mi sono quindi decisa a testare la bontà di questi gnocchi, nella ricetta originale erano serviti con moscardini e olive, ma la mattina che ho deciso di gettarmi nell'avventura, quel cefalopode risultava assente dal mio pescivendolo di fiducia, ho deciso quindi di sostituirli con dei gamberi freschissimi e onestamente non è stato un grande dramma...


Ingredienti per 2 abbondanti porzioni:

3 grosse mammole (o altro tipo di carciofo, è indifferente)
40 g di pecorino grattugiato
200 g di farina (più quella che vi servirà per la lavorazione degli gnocchi)
2 grosse manciate di gamberi (non riesco ad essere più precisa, ma erano in un buon numero)
6 falde di pomodori secchi
Vino bianco secco
Timo
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Ammollate le falde dei pomodori in acqua tiepida per 30 minuti, poi tamponateli bene con carta cucina e tagliateli a pezzetti.
Mondate i carciofi eliminando le foglie esterne ricavandone solo il cuore, tagliateli a spicchietti (lasciandoli in ammollo in acqua per evitare che anneriscano), fateli saltare velocemente in poco olio extravergine, sfumate poi coprite e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 15-20 minuti, dovranno essere morbidi ma integri. Una volta intiepiditi, unite la farina, il pecorino, sale e pepe e amalgamate molto bene.
Modellate dei filoncini dall'impasto e tagliateli a pezzetti spolverizzandoli molto bene con altra farina.
Pulite i gamberi mantenendone qualcuno intero (il massimo sarebbe preparare una bisque con gli scarti, questa volta io ho saltato).
In una padella, scaldate un paio di cucchiai di olio extravergine, fateci insaporire i pezzetti di pomodoro, unite poi i gamberi interi e infine quelli puliti, lasciate cuocere per pochissimi minuti, salate e pepate, spegnete e profumate con foglioline di timo.
Lessate gli gnocchi in abbondante acqua salata, uniteli al sugo e servite decorando con i gamberi interi.

Questa ricetta la regalo a Consuelo per il primo compleanno del suo blog "I biscotti della zia":


mercoledì 5 febbraio 2014

POLPETTINE DI POLLO ALL'ORIENTALE CON ZUCCA E LENTICCHIE PER "THE RECIPE-TIONIST" DI FEBBRAIO

E questo mese il contest non mi scappa, mi pare sempre di avere tantissimi giorni e poi in realtà si arriva al 25 e ancora non ho cucinato la ricetta prescelta.
Ma in questi giorni, mio malgrado, ho qualche ora in più per cucinare, quindi dal repertorio di ricette di Un'albanella di basilico di Carla Emilia ho scelto queste polpettine.
Il regolamento del contest permette la variazione di un ingrediente, ho pensato di sostituire i ceci con le lenticchie, prima o poi devo terminare la quantità industriale di questo legume che continuano a regalarmi per le festività, mai una volta mi abbiano portato i soldi promessi...
Ho dovuto anche saltare un piccolo passaggio, non possiedo MO, quindi non ho potuto pre-cuoce la zucca, ma comunque si è cotta perfettamente senza rilasciare acqua anche direttamente in padella.
Una bella ricetta, perfetta per una cena tra amiche.


Ingredienti per 4 porzioni:

400 g di petto di pollo
400 g di polpa di zucca
250 g di lenticchie lessate
2 cipollotti
1 pezzetto di zenzero fresco
1 ciuffo di prezzemolo
1 foglia di alloro
1 cucchiaio raso di curcuma
1 cucchiaino scarso di cumino
Brodo vegetale
Farina
Olio

Pulite e affettate i cipollotti e rosolateli con poco olio, la foglia d'alloro e il cumino.
Unite la zucca e la curcuma, bagnate con il brodo e fate stufare.
Tritate lo zenzero, il prezzemolo e il petto di pollo al mixer, quindi formate delle polpettine grandi come una noce, infarinatele leggermente e unitele alle verdure insieme alle lenticchie.
Portate a cottura, unendo eventualmente del brodo, se ce ne fosse bisogno regolate di sale (ma con le spezie non se ne sentirà la mancanza).
Servite ben caldo.

Con questa ricetta partecipo al contest "The recipe-tionist" di Febbraio del blog "Cuocicucidici" di Flavia:


giovedì 30 gennaio 2014

TAGLIATELLE ALLA ZUCCA CON VERZA E PANCETTA AFFUMICATA AL PROFUMO DI ROSMARINO

Già sapete che il mio forte è la pasta fresca, quando leggo qualche ricetta nuova che preveda un impasto mi sento vicina al paradiso, immaginatevi il mio brio quando Cristina Lunardini ne ha presentate in televisione decine, per fortuna documentate dalla rivista Alice Cucina. 
Come prima ricetta ho provato queste tagliatelle, incredibile ma vero ma le proporzioni dell'impasto sono state perfette, è solo utile tenersi vicino una tazzina di farina nel caso la zucca rilasciasse più acqua del previsto. Unica variazione effettuata è stata in merito al tipo di farina, ho preferito la 00 al posto della 0, questo perchè avevo timore che, unendoci anche la semola di grano duro, diventasse troppo faticoso tirare la sfoglia al mattarello, se usate la macchinetta, non è per voi un particolare significativo.
Ammetto, il sapore della zucca nelle tagliatelle non si percepisce così intensamente come si vorrebbe, ma in compenso vi usciranno di un colore bellissimo e la figura con gli ospiti è garantita.


Ingredienti per 4 persone:

Per le tagliatelle:

250 g di farina 00
50 g di farina di semola di grando duro
2 uova
150 g di zucca cotta al vapore

Per il condimento:

100 g di pancetta affumicata a fette di 2 mm
500 g di verza (300 g circa pulita dalle costole centrali)
1 rametto di rosmarino
80 g di pecorino in scaglie (nella ricetta originale 150)
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Con una forchetta, schiacciate la zucca fino ad ottenere un purè, impastatela con le farine e le uova fino ad ottenere una pasta soda e omogenea, formate una palla, avvolgetela nella pellicola e fate riposare per almeno 30 minuti in luogo fresco.
Tirate la sfoglia (vi prego, con il mattarello), fatela asciugare qualche minuto, ripiegatela più volte e tagliate a listarelle di circa mezzo centimento.
Pulite la verza, sciacquatela e poi tagliatela a striscioline, scottatele in acqua bollente salata per 5 minuti, scolate e tenete da parte.
Tagliate la pancetta a listarelle e fatela rosolare in una padella antiaderente con un filo di olio. Unite la verza, regolate di sale e pepe, profumate con il rosmarino e fate insaporire.
Lessate le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolatele e versatele in padella.
Saltate velocemente e servite con il pecorino a scaglie.