Era da un po' che mi girava in testa l'idea di preparare l'erbazzone, già Cristina con la sua versione con le acciughe mi aveva stuzzicata, qualche giorno dopo nell'accogliente Trattoria Ca' Poggioli di Biasio nelle colline di Reggio Emilia (in cui vi consiglio vivamente di passare) ne ho mangiato uno spettacolare, il colpo finale me l'ha dato Elena nel suo "Zibaldone Culinario" proponendo la ricetta nella rubrica settimanale "Cucina Regionale", a proposito, la ringrazio per i consigli extra blog che mi ha elargito.
E allora armata di tutti gli ingredienti indispensabili, ho tentato questa torta salata tipica dell'Emilia Romagna, che vanta però innumerevoli e tristissime imitazioni.
Non vi lascio la foto dell'erbazzone intero, non avendo una teglia con diametro 26 cm, ne ho utilizzata una rettangolare forse un po' grandina, la forma geometrica che ne uscita è indefinibile, praticamente un rombo deforme, ma la bontà c'era tutta ed è stato spazzolato con estrema soddisfazione...
Ingredienti:
Per il ripieno:
1 kg di bietoline
120 g di pancetta
1 spicchio d'aglio
2 cipollotti
70 g di parmigiano reggiano
4 cucchiai di olio
Per la pasta:
250 g di farina
70 g di strutto
1 pizzico di sale
80 ml di latte + un goccio se l'impasto lo richiedesse
Impastare velocemente la farina con gli altri ingredienti e raffreddare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Stufare in padella con coperchio le bietoline utilizzando poco olio, aggiustare di sale e pepe.
Rosolare i cipollotti affettati con l'olio rimanente, la pancetta a piccoli cubetti e l'aglio tritato (il mio era nuovo quindi poco invasivo, così ho preferito lasciarlo nel ripieno).
Aggiungere le bietoline tritate a coltello e continuare la cottura per circa 10 minuti.
Far raffreddare, strizzare molto bene (ottimo il consiglio di Elena di utilizzare lo schiacciapatate), unire il parmigiano a piccole scaglie.
Stendere tre quarti di pasta in una sfoglia sottile, foderare una teglia rotonda diametro 26 cm (oppure rettangolare, ma attenzione che si riesca a coprirla tutta!), forare la pasta e farcire con il ripieno, chiudere con la pasta rimasta tirata ancor più sottile e richiudete formando un cordoncino tutto attorno.
Forare con uno stuzzicadenti la sfoglia superiore e pennellate con olio (operazione da me completamente dimenticata, per fortuna l'erbazzone si è comportato bene ugualmente in cottura).
Cuocete in forno caldo ventilato a 180° nella parte più bassa del forno per 20 minuti, trasferitelo al centro inserendo la funzione grill per circa 10 minuti.
ciao Sara...spettacolo questa torta salata alle erbe...eh si che Elena è davvero una garanzia!
RispondiEliminal'avevo già mangiata con gli occhi al Regionale!
bacioni
Milena lo devi provare, in queste giuste dosi è un'esplosione di sapori indimenticabili... quasi quanto il polpo...
EliminaTi è venuto 'na meraviglia... mi fa piacere che non ti abbia deluso, la pasta secondo me è proprio speciale, che ne dici?
RispondiElimina...e grazie della citazione, ma il merito è il tuo...hai curato nei minimi particolari la preparazione...e ti è venuto benissimo! brava!
La pasta è perfetta, friabile ma non troppo, ben masticabile direi, insomma.... ci siamo capite! E' la pasta che si mangia nei ristoranti tipici, soprattutto nelle colline e che mai avrei pensato di riuscire a rifare in casa.
EliminaGrazie Elena!
Buona...l'assaggerei volentieri, ciao
RispondiEliminaPotessi te ne allungherei volentieri una fetta!
Eliminache bella ricetta devo provarla presto
RispondiEliminadavvero superlativa...
RispondiEliminaTi consiglio proprio questa ricetta, è perfetta, nulla da variare
Eliminama ci importa della forma l'importante è il gusto, baci e buon weekend
RispondiEliminaEccome se c'era il gusto....
EliminaChe brava...e ragazza con un gusto così la forma viene sempre dopo....
RispondiEliminaUn bacione cara Sara e buon fine settimana!!!!!!!!!!!
Renata guarda che adesso arrivo a copiare anche le tue di ricette...
EliminaCiao Sara!!! che bello questo piatto!!! spero stia bene visto che è un po' di tempo che non passo a salutarti. Bacio Anna
RispondiEliminaCiao Anna!! E' sempre un piacere quando passi!
EliminaE' bellissimo! Mi piace molto l'involucro friabile! :)
RispondiEliminaUn abbraccio!
La pasta è meravigliosa, quella friabilità che però non si spezza quando l'addenti, stavo meditando di utilizzarla anche con altri ripieni...
Eliminaè da un po' che vorrei provarlo e a vedere il tuo ogni dubbio svanisce;-)
RispondiEliminaVai tranquilla, la ricetta di Elena è infallibile!
EliminaMolto buono!!! Bravissima
RispondiEliminaVale
Grazie Valentina!!!
Eliminabellissima ricetta!!!!!!!!!!
RispondiEliminaGrazie Laura!
EliminaDeve essere davvero buono questo "Erbazzone", gnam gnam!
RispondiEliminaElena ha trovato la ricetta perfetta e io me la sono gustata!!!
Eliminaciao sara è un piacere conoscerti...!!! questa ricetta mi piace...da buona napoletana adoro tutto ciò che fa pizza.. e con le verdure poi....buonissima..!!
RispondiEliminaTonia devo venire a scuola da te!!! Non ho ancora avuto il coraggio di preparare la pizza in casa perchè ho timore di fare un disastro...
Eliminaslurp slurp, non mi tentare che mi viene la voglia di rifarlo!!! da quella prima volta tengo sempre dello strutto in casa, non ne posso fare a meno, soprattutto per crackers, grissini è tutta un'altra storia....bello e invitante il tuo erbazzone!!
RispondiEliminaChe ti dicevo??? Con lo strutto tutto è migliore e mica vera che è più pesante...
EliminaSostanzialmente la differenza riscontrata con i Falaoni Lucani è la presenza sia pur minima di uovo nell'impasto di quest'ultimi e nella forma. Devo dire che il falaone nella sua forma monodose e completamente chiusa si presta meglio ad essere un, come si direbbe oggi, food street
RispondiEliminaFood street di lusso.... perfetto come hai scritto tu per i viaggi!
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