Ecco, le perle di zucca possono far capire quanto mi stessi annoiando sabato scorso, in qualche modo dovevo pur far trascorrere le ore ed era pure l'occasione per utilizzare quello scavino che da 4 anni rigirava nel cassetto e che fino a quel momento avevo trascurato impunemente.
Altro indizio di noia, sono i grammi esatti degli ingredienti che troverete nella ricetta, se come afferma una mia carissima amica ciò denota un carattere da "secchiona", posso però dormire sogni da neonata nella certezza che se ripeterete questa ricetta non potrete mai sbagliare, vado oltre, vi indico anche le differenze di peso nel caso desideriate tirare la pasta con la macchinetta oppure, come faccio io, con il mattarello.
Altro appunto, chi non ama il tarassaco per la sua amarezza (che comunque non arriva mai a livelli di noi umani), stia tranquillo che qui ne percepirà una minima parte, colui che più se ne lamentava ha poi svuotato il piatto in tre giri di forchetta.
Ingredienti per 2 persone:
Per la pasta:
180 g di farina 00 (se tirate la pasta con la macchinetta, ne bastano 150 g, con il mattarello invece dovrete eliminare i bordi arrotondati della sfoglia)
27 g di tarassaco già mondato
1 uovo grande
1 cucchiaio e mezzo di olio extravergine di oliva (se tirate la pasta con la macchinetta ne basterà 1 cucchiaio)
Per il sugo:
200 g di polpa di coniglio
180 g di zucca già pulita (ne ho ricavato 120 g di perle, il restante non si butta, si cuoce al vapore, si frulla con l'aggiunta di un goccio di brodo vegetale e si condisce la pasta del giorno dopo)
1 cucchiaio raso di capperini salati
2 rametti di mirto
1 spicchio d'aglio
Vino bianco secco
Olio extravergine di oliva
Lessate in acqua bollente salata il tarassaco per 2 minuti, immergete poi le foglie in acqua molto fredda, strizzatele bene e frullatele ad impulsi insieme all'uovo.
Lavorate insieme farina, il tarassaco con l'uovo e l'olio, dovrete ottenere un impasto sodo ed elastico, lasciate riposare per almeno 30 minuti in luogo fresco, io lo tengo in frigorifero nel cassetto della verdura avvolto nella pellicola.
Nel tempo di riposo dell'impasto, preparate il sugo. Tagliate il coniglio a bocconcini, fatelo saltare in una padella per qualche minuto a fiamma alta in un filo d'olio extravergine di oliva profumato con 1 spicchio d'aglio e due rametti di mirto, sfumate con il vino, abbassate la fiamma, coprite e lasciate cuocere per 40 minuti.
Tirate la sfoglia, se lo fate con il mattarello, avrete un po' di scarto, ma poi sarà molto più semplice ricavarne le pappardelle, basterà aiutarsi con il mattarello stesso spostandolo di qualche centimetro tagliando poi la pasta con un coltellino affilato. Se tirate la pasta con la macchinetta fate come credete, non la uso e non sono in grado di dare consigli, dico solo che ci metterete il triplo del tempo.
Sciacquate molto bene i capperini.
Con uno scavino, ricavate le perle dalla zucca (naturalmente a dadini è perfetta ugualmente), cuocetele per 3 minuti in olio extravergine di oliva aggiungendole poi al coniglio tre minuti prima della sua fine di cottura, la zucca deve rimanere ben masticabile.
Lessate le pappardelle in abbondante acqua salata, scolate e lasciatele insaporire nel sugo di coniglio, terminate con i capperini e servite.
Con questa ricetta partecipo al contest "Pastissima" di "Chezuppa.it":
Ciao, originale la presentazione e davvero cromatico il piatto!
RispondiEliminaParticolare la pasta con il tarassaco dentro, ti è venuta davvero bene, ottimo anche il condimento.
Baci baci
RispondiEliminaciao Sara!!!
superlativo piatto anche nel colore.....precisa precisa anche nella differenza tra mano e macchinetta!!!
mitica!!
bacio piccolè ^_*
Come sempre chi disprezza compra ^_^
RispondiEliminaOttimo piatto da copiare ;-)
Oddio, io stavo pensando di comprare la macchinetta per tirare la pasta, e tu invece dici che è meglio fare a mano! Sarà vero, ma è una bella fatica (o forse sono io che devo imparare a fare la pasta)!
RispondiEliminaCiao Sara :) Complimenti davvero per questa proposta...quelle pappardelle hanno un aspetto magnifico ! Ti abbraccio e ti auguro una serena domenica :)
RispondiEliminasenti se quando sei annoiata tiri fuori 'sti capolavori, annoiati spesso mi raccomando!!! :-)
RispondiEliminaDivertentissimo prologo alla ricetta, l ' amaro del tarassaco che nn supera quello umano ... l'essere misterioso che spazzola in un fulmine le pappardelle ( lo vedo.... ) etc. etc.. Spiegazione della rice magistrale.... da vera secchiona!!! La rice mi metterei a farla ad occhi chiusi.
RispondiEliminaMa.... a parte gli scherzi , per me secchiona è un gran complimento, vuol dire che ci tieni a fare le cose bene e anche a spiegarle nel migliore dei modi . Pensa a me non lo hanno mai detto e mi piacerebbe tanto!!!! ;-)
Ciaoooooo
Giulia
Ps: Quelle pappardelle hanno un aspetto meraviglioso ....da "slurpppp" !
Grazie a tutti!! Siete sempre gentilissimi... Giulia... ma sentirmi chiamare secchiona da te è un onore!!!
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