venerdì 30 dicembre 2011

PIPE RIGATE CON RADICCHIO TARDIVO, ZUCCA E SALSICCIA E BUON ANNO!!!

Sarà perchè sono nata a dicembre, ma l'inverno non la vedo come una stagione triste, mi piace l'aria gelida del mattino presto, quando camminando si sente il pizzico sulle gote come spilli, adoro riscaldarmi percorrendo tutte le strade del centro di Bologna con passo da bersagliere, impagabile a mio parere la sensazione di scongelamento che si prova entrando in un luogo caldo dopo ore passate sotto lo 0, per non parlare poi delle verdure che solo in questo periodo sono al top, come farei senza radicchio tardivo se fosse sempre caldo???


Ingredienti per 2 persone affamate:

200 g di pipe rigate
500 g di zucca
2 radicchi tardivi non troppo grandi
180 g di salsiccia
Vino rosso
1 rametto di rosmarino
Panna
Olio extravergine di oliva
Sale

Pulite la zucca, tagliatela a dadini.
In una padella, scaldate due cucchiai di olio, aggiungete il rosmarino legato con del filo da cucina e la zucca, coprite e lasciate cuocere a fuoco lento, nel frattempo, tagliate a striscioline il radicchio e togliete il budello alla salsiccia.
Dopo 10 minuti, unite il radicchio alla zucca, salate e lasciate cuocere per altri 5 minuti.
In una padella antiaderente, fate saltare a fuoco alto la salsiccia senza condimenti, passati 2 minuti sfumate con il vino rosso, fate evaporare e unitela alle verdure, togliete il rametto di rosmarino.
Lessate la pasta e fatela saltare con il sugo aggiungendo un goccio appena di panna.

Con questa ricetta partecipo al contest "Un amore di radicchio" del blog "Sale e Coccole":

E visto che quet'anno sta terminando, auguro a tutti un fantastico 2012 e vi regalo un immagine della spiaggia di Porto Garibaldi (Fe) nel suo splendore invernale!!!


mercoledì 28 dicembre 2011

BACCALA' CON PORRI E ZENZERO

Cosa non può mancare in casa mia per le feste? Il baccalà!!! Praticamente il baccalà inizio a cucinarlo agli inizi di dicembre e termino alla fine di gennaio, quindi è questo il piatto adatto per il contest, naturalmente lo mangiamo anche a febbraio, marzo, aprile, maggio..... Ci piace e non ci stanca mai.
Il baccalà con i porri è un classico, questa volta ho aggiunto lo zenzero, ho letto la ricetta nel libro dedicato al pesce delle Edizioni Slow Food, la Trattoria da Nerbone di Firenze lo prepara così, io però il porro l'ho cotto in burro e olio, non mi odieranno spero i toscani doc.


Ingredienti per 4 persone:

2 filetti di merluzzo già ammollato
2 grossi porri
Olio extravergine di oliva
Burro
Sale 
Zenzero
Farina

Pulite i porri, tagliateli a fettine sottili e lasciateli stufare in olio e burro, salateli e lasciate cuocere finchè non saranno morbidi.
Togliete pelle ed eventuali lische ai filetti di baccalà, tagliateli a pezzi ed eliminate i pezzi più sottili (al limite utilizzateli per un sugo), infarinateli  e friggeteli in abbondante olio extravergine, asciugateli con carta cucina, controllate se necessitano di sale e serviteli insieme al porro cospargendo il tutto con zenzero grattugiato.

Con questa ricetta partecipo al contest "Cosa non può mancare al mio pranzo di Natale" del blog "SpirEat"


domenica 25 dicembre 2011

ZUPPA DI FARRO E CICERCHIE E BUON NATALE!!!

Oggi, Natale, la spolverata di neve c'è stata, le luci dell'alberello sono accese e tra poche ore... si mangia!!! E visto che questo post sarà sicuramente letto dopo l'abbuffata, ho pensato di proporvi una ricetta leggera per riprenderci dopo l'esagerazione di calorie ingerite.
Ma prima, volevo ringraziare tutte le persone che sono passate dal mio blog, in pochi mesi siete stati tantissimi e ne sono felice, la mia costante ricerca di ricette interessanti non è stata inutile, anzi, questo è uno stimolo per continuare a scovare piatti interessanti. Voglio ringraziare anche tutte i/le blogger che con le loro pubblicazioni hanno risvegliato la mia voglia di cucinare che talvolta si addormenta, grazie anche per tutti i contest che avete ideato, mi diverto tantissimo nel trovare la ricetta giusta.
Quindi, auguri e ancora auguri per questo Natale a tutti voi!!!
E ora la ricetta...
Finora non avevo mai mangiato le cicerchie, grazie a questo contest ne ho avuto l'occasione, ho scoperto che mi piacciono tanto, così come tutti gli altri legumi, solo che la prossima volta le acquisterò decorticate perchè togliere la pellicina è stato un lavoro di una pazienza che raramente si può avere.

(Ricetta della Cucina del Corriere con dosi un pochino aumentate)


Ingredienti per 4 persone:

200 g di farro perlato
170 g di cicerchie
1 cipolla
3 fette di pane di semola di grando duro (nella ricetta originale di farro)
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 foglia di alloro
1 rametto di rosmarino
Sale

Lasciate a bagno le cicerchie per una notte, poi togliete la pellicina.
In una casseruola soffriggete la cipolla tritata finemente con 2 cucchiai di olio, unite la foglia di alloro e il rosmarino. 
In una pentola, mettete a bollire le cicerchie, dopo 10 minuti toglietene 1/3 e continuate per altri 30 minuti la cottura, a cottura ultimata scolatele e frullatele.
Lavate il farro perlato e aggiungetelo alla cipolla facendolo tostare leggermente, cuocetelo aggiungendo le cicerchie precedentemente tolte dalla prima pentola, a cottura ultimata aggiungere la crema di legumi e mescolate delicatamente.
Tagliate il pane a dadini e fatelo saltare in una padella antiaderente.
Lasciate riposare per 10 minuti la zuppa e servitela con i crostini e l'olio di oliva a crudo. 

Con questa ricetta partecipo al contest "Il farro e le sue ricette" del blog "Montagne di biscotti":


venerdì 23 dicembre 2011

BRASATO AL MERLOT CON PORCINI E POMODORI SECCHI

Nel mio immaginario, un piatto perfetto per un cowboy è per forza di manzo e visto che tanto tempo da dedicare all'orto non ne avrà, unirà la carne con funghi e pomodori secchi. Magari invece mi sbaglio, un cowboy alla fine di una giornata di lavoro ne ha piene le scatole di bovini e si trasforma in un perfetto vegetariano, in questo caso a casa mia non cenerà, perchè questo brasato l'ho preparato appositamente per lui.
La ricetta l'ho trovata nel sito di un programma della Svizzera Italiana, ma l'ho dovuta completamente variare nei tempi e nelle procedure, in caso contrario ne sarebbe uscita una suola da scarpe che avrebbe potuto utilizzare il cowboy per gli stivali.
Ecco il brasato ancora fumante:

Non fate come me però, qui ho dovuto fare la fotografia prima di lasciare riposare la carne, avevo ospiti e non potevo farli aspettare dopo per la foto, quindi ho scattato e poi avvolto la carne nell'alluminio in un secondo momento.

Ingredienti per 6 persone:

1,2 kg di ala di spalla di manzo (chiedete al vostro macellaio della carne adatta al brasato, in ogni parte d'Italia può variare il nome)
200 g di verdure tra cipolla, carote e sedano
30 g di burro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
Mezzo litro di Merlot
Mezzo cucchiaino di estratto di carne sciolto in una tazza di tè di acqua calda
50 g di funghi porcini secchi
50 g di pomodori secchi
Sale e pepe
Prezzemolo (facoltativo)

Tagliare a pezzi le verdure.
Rosolate la carne da tutti i lati nel burro sciolto per 5 minuti., aggiungete le verdure, il concentrato di pomodoro e continuate brevemente la rosolatura.
Bagnate con il vino, fatelo ridurre un poco e unite l'estratto di carne già sciolto in acqua calda, salate e pepate, incoperchiate e cuocete a fuoco basso per due ore.
Dopo la prima ora e mezza di cottura, ammolate i porcini in acqua tiepida, strizzateli dopo 20 minuti.
Trascorse le due ore, togliete la carne dal tegame, frullate le verdure con il minipimer, aggiungete alla salsa i funghi e i pomodori secchi tagliati in 4 pezzi, riadagiate la carne e lasciate cuocere per altri 30 minuti.
Lasciate riposare la carne per circa 15 minuti, poi affettatela, servitela con la salsa e, se volete, io no, cospargete di prezzemolo.


Con questa ricetta partecipo al contest "Cucina per il cowboy" del blog "Biscotti rosa e tralala" di Aurore:


mercoledì 21 dicembre 2011

BACCALA' AL FORNO CON QUENELLE DI LENTICCHIE E POMODORI SECCHI

L'idea per questo piatto l'ho avuta sfogliando un numero di Alice Cucina, non mi convinceva però la presentazione, una pirofila unica con il baccalà adagiato su una crema di lenticchie, preferivo preparare piatti individuali, ho così pensato di preparare bocconcini di pesce più piccoli accompagnandoli con delle quenelle.


Ingredienti per 2 persone:


400 g di baccalà già ammollato
180 g di lenticchie secche 
5 pomodori secchi
20 g di mollica di pane
2 spicchi di aglio
Prezzemolo
Olio extravergine di oliva
Sale

Lessate le lenticchie in acqua con lo spicchio d'aglio e 1 cucchiaio di olio, controllate sulla confezione i tempi di cottura, io ho usato quelle di Castelluccio di Norcia che necessitano di 20 minuti.
Tagliate il baccalà a pezzi, sistemateli in una pirofila unta d'olio e spolverizzate con il prezzemolo tritato, aggiungete la mollica di pane sbriciolata, i pomodorini lavati e tagliati in quattro e uno spicchio d'aglio, condite con un filo d'olio e fate cuocere in forno caldo a 180° per 20 minuti.
Frullate le lenticchie con un goccio d'olio e salate, formate le quennelle.
Togliete il baccalà dal forno, controllate se necessita di sale e servitelo con le quennelle, aggiungendo un filo d'olio a crudo.

Con questa ricetta partecipo al contest "A cena con Babbo Natale, babà o baccalà?" dei blog "Sapori di casa" e "La pentolaccia di Lianina" di Liana:




lunedì 19 dicembre 2011

FOCACCIA DOLCE CON FARINA DI MAIS E MANDORLE

Questa focaccia è priva di lievito, questo è il motivo per cui l'ho voluta provare, è perfetta da intingere al mattino nella tazzona di caffè solubile, a parte qualche mandorla che si staccherà, non si rischia di trasformarla in una pappetta che regolarmente si posa sul fondo. Io ho usato uno stampo quadrato di 22 cm di lato, ma ve ne consiglio uno più piccolo se volete la focaccia più alta.
Dimenticavo, si prepara in pochi minuti....

(Ricetta di Cucina Italiana)


 Ingredienti:

100 g di farina gialla di mais
100 g di farina bianca 00
100 g di zucchero semolato
100 g di burro
50 g di farina di mandorle
50 g di mandorle a lamelle
1 uovo e 2 tuorli
1 cucchiaino di aroma di vaniglia (nella ricetta originale vanillina)
Zucchero a velo
Farina e burro per lo stampo

Montare con le fruste elettriche le uova con lo zucchero finchè saranno bianche e spumose. Unite il burro, fuso ma non caldo, incorporate al tutto le 2 farine, aggiungete l'aroma di vaniglia e la farina di mandorle.
Imburrate e infarinate uno stampo adatto e versatevi il composto, cospargete con le mandorle a lamelle.
Infornate a 180° per 30 minuti. Sfornate, spolverizzate di zucchero a velo e servite.

Con questa ricetta partecipo al contest "Una polvere d'oro che diventa polenta" del blog "Love at first bite" di Giulia:



sabato 17 dicembre 2011

CONIGLIO ARROSTO ALLA BIRRA

Grazie ad una raccolta di ricette con la birra, ho scoperto quanto sia buona la carne cucinata con questa bevanda, per questo motivo appena ho letto questa ricetta di Cucina Moderna ho deciso di provarla, ho apprezzato molto anche l'aggiunta di zucchero di canna e limone, vi invito a provare direttamente...


Ingredienti per 4 persone:


1 coniglio tagliato a pezzi
40 g di pancetta tesa
3 spicchi d'aglio
2 rametti di rosmarino
1 foglia di alloro
3 dl di birra chiara
1 cucchiaino di zucchero di canna
1 limone non trattato
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Sciacquate il rosmarino, asciugatelo, staccate le foglioline e tritatele finemente insieme all'aglio spellato e alla pancetta. Scaldate 4 cucchiai di olio in una larga casseruola, aggiungete il battuto preparato e l'alloro e soffriggete a fiamma dolce.
Aggiungete i pezzi di coniglio e rosolateli a fiamma media per 5 minuti, girateli e cuoceteli per altri 5 minuti sull'altro lato. Regolate di sale e di pepe, sfumate con 2 dl di birra a temperatura ambiente, poi cuocete qualche istante a fiamma media.
Coprite, abbassate la fiamma e proseguite la cottura per circa 1 ora e mezza, unendo lo zucchero di canna e aggiungendo l'altro dl di birra quando il coniglio si asciugherà.
Lavate e asciugate il limone, grattugiatene la scorza (solo la parte gialla) e unitela al coniglio.
Trasferitelo su un piatto, se desiderate aggiungete altro rosmarino, servite.

Con questo ricetta partecipo al contest "A cena  con Julie e Marek" del blog "Menta Piperita & Co", questo mese dedicato ai secondi di carne:


giovedì 15 dicembre 2011

TORTELLI DI VERZA E PROSCIUTTO DI PARMA

Mi piace molto preparare la pasta fresca, non riesco a farla con la frequenza che vorrei, ma se al sabato non abbiamo impegni, ne approfitto per rompere due uova e impastare.
L'ispirazione per questa ricetta l'ho avuta dal libro "500 ricette di pasta fresca", ho cambiato l'impasto, perchè per essere sicura di riuscire a tirararla bene l'ho preparata come da sempre si è fatto in casa mia, con solo farina 00 e uova, ho cambiato le dosi per il ripieno perchè in caso contrario avremmo mangiato tortelli troppo vuoti e invece adoro quando sono ricchi, piccolo inconveniente, ne sono usciti solo 10 a testa!!


Ingredienti per 2 persone (20 tortelli):

200 g di farina 00
2 uova + 1 tuorlo
100 g di verza già privata della costola centrale
35 g di prosciutto crudo di Parma fresco
1 pezzetto di cipolla
Cacioricotta
Olio extravergine di oliva
Burro
Sale e pepe

Preparare la sfoglia impastando la farina con le uova, lasciarla riposare in frigorifero per 1 ora avvolta nella pellicola.
Nel frattempo preparate il ripieno. 
Tritate finemente la cipolla e fatela stufare in poco burro, aggiungete la verza tagliata a striscioline con un goccio di acqua calda. 
Coprite e fate cuocere fino a quando la verza sarà disfatta e il fondo di cottura ben ristretto, ci vorranno circa 30 minuti, lasciate raffreddare e unite poi 1 tuorlo e il prosciutto tritato, se ce ne fosse bisogno, aggiungete poco pangrattato, regolare di sale e pepe.
Tirate la sfoglia fino a raggiungere lo spessore desiderato.



Distribuite il ripieno a mucchietti distanziati sopra metà sfoglia.



Richiudete con la metà della sfoglia rimasta vuota e formate i tortelli con un coppapasta, io ne ho usato uno di 5,5 di diametro, ho avuto un po' di difficoltà a chiuderli, tenete però conto che se ne utilizzerete uno più grande, il numero dei tortelli diminuirà.



Dopo aver formato tutti i tortelli, disponeteli in un vassoio coperto di carta forno ben infarinato, se vivete in un ambiente molto caldo come a casa mia, vi consiglio di tenerli in frigorifero coperti da altra carta forno.



Finalmente è ora di mangiarli, lessateli in acqua bollente salata, scolateli e conditeli con burro fuso e abbondante cacioricotta grattugiato.



Questa è la seconda ricetta con cui partecipo al contest "Di che pasta sei?" del blog "Oggi pane e salame, domani..." di Sonia:


martedì 13 dicembre 2011

PENNE RICCE CON SEPPIE, BORLOTTI E POMODORINI VESUVIANI

L'idea per questo primo piatto l'ho tratta dal libro "1000 ricette di pasta", come al solito ho variato procedimenti e dosi. Un piatto semplice, ma che con ingredienti di prima qualità si è trasformato in un'esplosione di sapori, per la prima volta ho utilizzato i famosi pomodorini vesusiani che mai avrei pensato di trovare al mercato di Bologna, finchè saranno disponibili ho intenzione di utilizzarli il più possibile, i fagioli invece sono stati acquistati in un'azienda agricola di Imola e da me surgelati.


Ingredienti per 2 porzioni abbondanti:

180 g di penne ricce
350 g di seppie (circa 300 pulite)
70 g di borlotti freschi o surgelati
350 g di pomodorini vesuviani
1/2 cipolla
1 foglia di alloro
1/2 bicchiere di vino bianco secco
Olio extravergine di oliva
2 filetti di acciughe sott'olio
1 ciuffo di prezzemolo
1 spicchio di aglio
Sale e pepe

Lessate i fagioli con 1 foglia di alloro e la cipolla, scolateli dopo 45 minuti.
Incidete i pomodorini, scottateli per 1 minuto in acqua bollente, pelateli e togliete i semi, tagliate a pezzetti la polpa.
Pulite le seppie, lavatele bene e tagliatele a pezzi. 
In un tegame, fate dorare l'aglio nell'olio extravergine di oliva e scioglietevi le acciughe, aggiungete poi le seppie e rosolatele brevemene, bagnate con il vino e lasciate evaporare, unite il pomodoro, salate, pepate, coprite e cuocete a fuoco moderato per 30 minuti, se durante la cottura dovesse asciugarsi troppo, aggiungete un po' di acqua calda. 
Aggiungete i fagioli e continuate la cottura per altri 10 minuti.
Lessate la pasta, fatela saltare con il sugo, cospargete con del prezzemolo tritato.

Questa è la prima ricetta con cui partecipo al contest "Di che pasta sei?" del blog "Oggi pane e salame, domani..." di Sonia:


domenica 11 dicembre 2011

INVOLTINI DI PESCE SPADA DI CRISTINA

Questo mese di dicembre "The recipe-tionist" è Cristina del blog "Vissi d'arte.. e di cucina", dubbi non ne ho avuti sulla scelta della ricetta, un piatto che ricorda la Sicilia e infatti ho aggiunto un ingrediente, i pistacchi, acquistati in grande quantità di recente in un paio di viaggetti in questa splendida isola. Devo anche ringraziare Cristina per avermi fatto scoprire l'amore per il provolone piccante, mai e poi mai lo avrei aggiunto di mia iniziativa al pesce spada, ma quanto è buono??? No, non ve lo dico, lo dovete provare!
Cristina, dopo il contest però mi faccio anche lo spezzatino di seitan...


Ingredienti per 4 persone:
250 g di pesce spada a fette molto sottili 
100 g di ritagli di pesce spada
80 g di mollica
1 piccola cipolla
1 spicchio d'aglio
Prezzemolo tritato
1 cucchiaiata di pinoli
1cucchiaiata di uvetta
1 cucchiaiata di pistacchi (mia aggiunta)
100 g di provolone piccante
Mezzo bicchiere di vino bianco
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Fate tostare leggermente la mollica in un padellino antiaderente (senza olio).
Grattugiare il provolone (qua non vi dico quanto ne ho mangiato durante questa operazione...)
Ammollare l'uvetta in un poco d'acqua tiepida.
Tritate grossolanamente i pistacchi.
In poco olio fate soffriggere la cipolla tritata finemente, lo spicchio d'aglio intero e i ritagli di pesce spada tagliati a pezzettini piccoli. Aggiungete poi il prezzemolo, la mollica tostata, i pinoli e l'uvetta strizzata.
Lasciate insaporire, poi togliete dal fuoco, eliminate l'aglio e passate il composto al mixer. Unite poi il provolone grattugiato, aggiustate di sale e pepe e mescolate molto bene.
Appiattite molto delicatamente le fettine di pesce spada e farcitele con il composto, avvolgetele a involtino e fermatele con un paio di stecchini. Avanzerà circa un terzo del composto.
Scaldate ancora un poco d'olio in una padella che possa contenere tutti gli involtini in uno strato solo, poi fate dorare gli involtini su tutti i lati rigirandoli delicatamente. Sfumate con il vino bianco e poi aggiungete il composto rimasto. Cuocete ancora per qualche minuto a fuoco medio e servite immediatamente cospargendo con il pistacchio.
 
Con questa ricetta partecipo al contest "The recipt-tionist" di Dicembre del blog "Cuocicucidici" di Flavia:




venerdì 9 dicembre 2011

SPAGHETTONI ALLA LIGURE DI LARA

Questa è una ricetta di ringraziamenti, Anna e Lara del blog "Cognate in cucina", mi avevano invitato a partecipare al giochino più in voga tra i blogger, io avevo già provveduto alla scelta dei 7 links, così ho pensato di contraccambiare cucinando le loro ricette. Questi spaghettoni sono stati proposti da Lara, qui scatta il secondo ringraziamento per avermi fatto conoscere questo sugo che abbiamo gradito tantissimo e che sicuramente rifaremo molte volte. Ho dovuto cambiare qualcosa, i pomodori secchi liguri non li ho trovati e il prezzemolo deve essere rimasto nelle mani del fruttivendolo, ma per fortuna serviva solo per decorazione...
Anna, la prossima volta tocca alla tua ricetta...


Ingredienti per 2 persone:

200 g di spaghettoni
10 alici fresche
4 pomodori secchi pugliesi (i miei erano molto grandi, ma se li trovate più piccoli aumentate di 2)
10 olive taggiasche
Una manciata di pinoli
Pane grattugiato
1 spicchio d'aglio
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Pulite e diliscate le alici.
In una padella capiente mettete un po' d'olio, lo spicchio d'aglio intero e le alici spezzettate tranne 2 che serviranno per la decorazione.
Fate insaporire bene le alici, aggiungete i pomodori secchi a pezzetti, le olive taggiasche e i pinoli precedentemente tostati.
Fate cuocere il tutto e aggiustate di pepe.
Cuocete la pasta in acqua salata, scolatela al dente e finite la cottura nel sughetto preparato aggiungendo eventualmente un po' di acqua di cottura se si asciugasse troppo.
Io ho anche fatto saltare il pangrattato nella padella in cui avevo tostato i pinoli, ma questo è a vostro piacimento.
Servite gli spaghetti, aggiungendo le alici intere e spolverate di pane grattugiato.

mercoledì 7 dicembre 2011

RISOTTO AL SALMONE AFFUMICATO, MELAGRANA E TALEGGIO

Questo risotto è entrato di prepotenza nella classifica dei miei preferiti, questo fino al momento in cui un'altra ricetta non lo sostituirà, mi è piaciuto molto l'accostamento salmone-melagrana e il taleggio che a differenza di quanto pensavo, non è per niente invasivo, naturalmente ho modificato e adattato ai miei gusti il peso degli ingredienti.

(Ricetta di Alice Cucina)


Ingredienti per 2 persone:

170 g di riso carnaroli
100 g di salmone affumicato
1 melagrana non troppo grande
50 g di taleggio
Brodo vegetale
1 cipolla
Prezzemolo
Olio extravergine di oliva
Burro
Sale

Sgranate la melagrana. Raccogliete i chicchi e utilizzando uno schiacciapatate raccoglietene il succo di metà, potete anche frullarli passando poi il succo a un colino per filtrarlo come consigliato dalla rivista, ma a me pare un'operazione più lunga, fate voi.
Affettate sottilmente la cipolla e fatela appassire in una casseruola con 2 cucchiai di olio e una noce di burro. Quando è diventata trasparente levate dal fuoco. Scaldate una noce di burro in un'altra casseruola. Versate il riso e fatelo tostare.Aggiungete la cipolla, unite il succo di melagrana e fate evaporare. Bagnate con 1 mestolo di brodo e proseguite la cottura del risotto, aggiungendo altro brodo man mano che viene assorbito.
Poco prima del termine, aggiungete il salmone affumicato, tagliato a listarelle e il taleggio fatto a cubetti.
Profumate con il prezzemolo tritato e completate con i chicchi di melagrana tenuti da parte, mantecate e servite.

Con questa ricetta partecipo al contest "Le ricette della salute: il melograno" del blog "FarmaFlo" e di "Farmaciasergio.it":





lunedì 5 dicembre 2011

CREMA DI PATATE, PORCINI E SCAMPONI

Questo mese le (St)renne gluten-free  sono dedicate ad un piatto degno di una festività importante come il Natale che possa essere gustato anche dai nostri amici celiaci, mi pare di averlo individuato.

(Ricetta di Cucina Italiana)


Ingredienti per 4 persone:

g 230 di patate
g 160 di porcini freschi
8 scamponi
1 scalogno
Alloro
Prezzemolo
Brodo vegetale
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Affettate g 60 di porcini e le patate sbucciate. Soffriggete lo scalogno a fettine in 20 g di olio, unite i funghi, 1 foglia di alloro e rosolate per 1 minuto, poi aggiungete le patate, cuocete per 3-4 minuti, coprite a filo con brodo vegetale, condite con sale, pepe e cuocete per altri 10 minuti.
Togliete l'alloro e frullate tutto. Completate la crema con un cucchiaio di prezzemolo tritato e un filo di olio.
In una padella soffriggete g 100 di porcini, a fettine, con 2 cucchiai di olio per 1 minuto, poi aggiungete prezzemolo tritato, sale e pepe e metteteli da parte.
Nell'olio di cottura dei funghi scottate gli scamponi, dopo averli sgusciati e privati del budellino, per 2 minuti, serviteli sulla crema, accompagnati dai porcini trifolati.


Con questa ricetta partecipo al contest (St)ré chic Gluten free delle (St) renne:

sabato 3 dicembre 2011

BUDINETTI DI RISO CON SALSA AL COCCO

Questo è il mio primo budino, non lo consiglio a chi ama i dolci dolcissimi, è molto delicato, un dessert per chi vuole coccolarsi senza esagerare. Peccato che non abbia seguito il consiglio di imburrare bene gli stampini, per sformarli li ho dovuti scorticare... perdonate la foto infame...

(Ricetta di Cucina Italiana)


Ingredienti per 6 persone:

Per i budinetti: 
500 g di latte
250 g di panna fresca
120 g di zucchero semolato
6 tuorli
g 85 di farina di riso
1 bustina di vanillina
Burro per gli stampi

Per la salsa:
400 g di latte di cocco
100 g di cioccolato fondente
Granella di nocciole

Riscaldate la metà del latte con la panna, poi versate il tutto sopra i tuorli, amalgamati con lo zucchero. Aggiungete la farina di riso stemperata nel restante latte freddo e fate bollire per 3 minuti, sempre mescolando, aromatizzate con la vanillina e ditribuite  il composto in 6 stampi monoporzione per crème caramel, ben imburrati, teneteli in frigorifero per almeno 6 ore.
Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria, poi incorporatelo al latte di cocco, versate la salsa nel piatto da portata, sopra sformatevi i budinetti, spolverizzateli con granella di nocciole e serviteli subito.

Con questa ricetta partecipo al contest "La RacCOCCOlta senza glutine" del blog "La Torta Pendente":


venerdì 2 dicembre 2011

MA CHI SONO LORENZO E FRANCESCO BARSOTTI? E GABRIELLA E ANTONELLA? QUALCHE BUON MOTIVO PER RECARSI A MARZABOTTO

Per molte persone il nome Marzabotto è sinonimo di immenso dolore, la strage del 1944 non è poi così lontana nel tempo,  purtroppo gli anni corrono e con loro si tende anche a dimenticare cose passate che magari hanno coinvolto i nostri genitori o i nostri nonni, per chi è orgoglioso di ricordare e perchè non si ripetano gli stessi errori, consiglio una visitina qui: Eccidio di Monte Sole
Ma a Marzabotto si si può andare anche per visitare il museo etrusco: Museo Etrusco di Marzabotto

Ora che avete fatto il pieno di storia, posso svelarvi chi sono i personaggi del titolo del post.

Lorenzo non è solo la centotrentacinquesima persona che si è unita al mio blog (a dire il vero non proprio di sua volontà, ma su viva sollecitazione della sottoscritta), ma lo chef preferito mio e di Daniele, qualche giorno fa, ha avuto l'immensa soddisfazione di essere eletto miglior chef emergente per l'Emilia Romagna e secondo miglior chef emergente del Nord Italia, noi che da tempo crediamo in lui, vogliamo ringraziarlo anche qui per i tanti piatti che si siamo gustati nel suo ristorante, soprattutto il nostro cuore è legato ai passatelli con ragù di scorfano che non resistendo abbiamo preso una volta al posto del dolce.
Francesco è il fratello di Lorenzo. Francesco ha il compito di consigliare il vino migliore in abbinamento ai piatti che escono dalla cucina, sempre disponibile per la clientela anche se diventa un po' rumorosa dopo la seconda bottiglia.
I Barsotti, sono responsabili in egual misura del mio addio alla taglia 42, se volete andarli a trovare, fatevi un'idea del menù qui: Trattoria Enoteca Barsotti
Dopo aver mangiato come suini, è il caso di pensare anche al movimento fisico, qui entrano in gioco Gabriella e Antonella, rispettivamente dirigente e allenatrice della Società di pallavolo Marzabotto 2000, loro sottraggono tempo prezioso alla loro già impegnatissima vita quotidiana per dedicarlo allo sport, un esempio di come questo movimento possa crescere grazie alle forze del sempre meno "sesso debole".
Se poi volete continuare a mangiare, nella pasticceria "Foglia d'oro" della figlia della sopracitata Antonella, troverete una crostata con cioccolato da urlo, la trovate proprio sulla Porrettana.

Se vi ho convinto a passare qualche giorno a Marzabotto, qui potete trovare tutte le informazioni utili:
Pro Loco Marzabotto, naturalmente ditemi qualcosa se passate!!!!

giovedì 1 dicembre 2011

TORTIGLIONI CON RAGU' DI FEGATINI DI POLLO E RENETTA

Questa ricetta mi ha fatto penare, avevo in programma di cucinarla da qualche giorno e per ben due volte ho dovuto rimandare, prima perchè il macellaio non aveva i fegatini, poi perchè pareva che nessun fruttivendolo a Bologna avesse quel giorno le renette... finalmente ce l'ho fatta...

(Ricetta di Cucina Italiana)


Ingredienti per 2 - 3 persone (dipende se il piatto è seguito da un secondo oppure no)

200 g di tortiglioni
200 g di brodo vegetale (nella ricetta originale di pollo, ma non l'avevo pronto)
150 g di fegatini di pollo
75 g di cipolla
60 g di carota
60 g di zucchina (la parte verde)
40 g di sedano
25 g di panna fresca
17 g di peperone (per me giallo)
Mezza mela renetta
Grana grattugiato
Prezzemolo
Farina
Vino bianco secco
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Sciacquare i fegatini per 10' sotto l'acqua, poi scolateli e lessateli per 5' in un pentolino coperti dal vino. Infine sgocciolateli e tritateli grossolanamente.
Riducete tutte le verdure in dadolata e raccoglietele con 15 g di olio in una casseruola. Portate sulla fiamma media e lasciate cuocere coperto per 3-4'.
Sbucciate e tagliate a dadini la mela.
Unite alle verdure i fegatini e dopo un minuto la mela. Alzate la fiamma, unite mezzo cucchiaio di farina e lasciatela assorbire, poi bagnate con mezzo bicchiere di vino e fate evaporare l'alcol.
Aggiungete il brodo, mescolate, riducete la fiamma e fate sobbollire dolcemente per 15-20'. A un minuto dalla fine della cottura incorporate la panna, salate e pepate.
Lessate i tortiglioni in abbondante acqua bollente salata e scolateli nella padella del sugo. Saltateli, completateli con un ciuffo di prezzemolo tritato e una spolverata di grana prima di servirli.

Con questa ricetto partecipo al contest "sFRUTTA l'inverno" dei blog "La casa di Artù" e "Nuvole di Farina":