domenica 30 dicembre 2012

GNOCCHI DI PATATE E CASTAGNE CON TROTA AFFUMICATA E SPINACINI

Penultimo giorno per questo 2012 non certo esaltante, terribile a causa delle calamità naturali che hanno devastato soprattutto ma non solo la mia regione e devastante dal punto di vista politico ed economico. Nessuna illusione che il 2013 possa essere un anno migliore, si può solo sperare in una lenta risalita verso una serenità che tutti noi meritiamo, abbiamo bisogno di tanto coraggio, di tanta solidarietà (possibilmente non sbandierata, perchè quella serve solo per farci apparire buoni di fronte agli altri), di tantissima pazienza per sopportarci quando i brutti pensieri ci rendono aggressivi.
Non avrò nessun buon proposito per il prossimo anno, finchè la salute regge, voglio continuare a mangiare tanto e bene. Inutile impormi la diplomazia, più gli anni passano e meno riesco a tacere. Impossibile iniziare a tollerare ora le persone che mi infastidiscono, meglio voltare le spalle e cercare volti amici. 
Auguri a tutti coloro che sono entrati nel mio blog in questo anno, un abbraccio in più a quelle belle ragazze con cui ho approfondito la conoscenza (Cris, Babi, Francesca, Milena, Mariarita e Dony in particolare), spero di incontrare tante altre di voi, guai a chi passerà da Bologna senza mandarmi un messaggio, vi devo ringraziare a voce di tutte le belle ricette che ho salvato nel pc!


Ingredienti per 2 persone:

400 g di patate vecchie
70 g di farina di castagne
40 g di farina 00
1 uovo piccolo
100 g di trota affumicata
100 g di spinacini freschi
1 piccolo porro
1 cucchiaio di semi di girasole
1 goccio di panna fresca
Sale e pepe
Olio extravergine di oliva
Burro

Lessate le patate, sbucciatele, schiacciatele e lasciatele raffreddare, unite poi le farine, l'uovo e un pizzico di sale, impastate bene, formate dei filoncini e tagliate gli gnocchi.
In un tegame, scaldate tre cucchiai di olio insieme ad una noce di burro e stufate il porro tagliato sottilmente, salate e pepate leggermente. Nel frattempo, tostate in una padella antiaderente i semi di girasole e tagliate a filetti la trota affumicata.
Lessate gli gnocchi in abbondante acqua salata, man mano che verranno a galla, toglieteli con una schiumarola e uniteli al porro, aggiungete la trota e gli spinacini facendo insaporire per un paio di minuti, unite un goccio di panna, mescolate bene e servite con i semi di girasole.

mercoledì 26 dicembre 2012

RISOTTO RICCIOLA, SCAROLA E UVETTA PER IL COMPLEANNO DI CRIS

Auguri Cris!!!!  Non potevo che tenere in serbo questo risotto per il tuo compleanno, per una volta ho lasciato in pescheria acciughe e mi sono portata a casa la ricciola, che sempre pesce azzurro è, ma di quelli di lusso.
Questo risotto ho il piacere di averlo gustato al ristorante Il Posto a Bologna, poche varianti apportate, l'aggiunta di una sfumatura di marsala secco per percepire ancora di più i profumi della Sicilia e una noce di burro, perchè anche nel pesce mi piace utilizzarlo nella mantecatura, volendo voi lo potete omettere.


Ingredienti per 2 persone:

160 g di riso carnaroli
150 g di ricciola
80 g di scarola
1 cucchiaio abbondante di uvetta secca
Fumetto di pesce
Marsala secco
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe
1 piccola noce di burro

Lasciate in ammollo per 30 minuti l'uvetta, poi scolatela e asciugatela bene.
Tagliate a dadini la ricciola e a striscioline la scarola.
In un tegame, scaldate un filo d'olio extravergine di oliva, tostatevi il riso e poi sfumate con il marsala, lasciate la fiamma altra finchè non sarà evaporato, unite la scarola, abbassate e iniziate a cuocere il riso con il fumetto aggiungendone solo quando il precedente sarà già assorbito. 
Dopo 14 minuti circa di cottura, aggiungete anche il pesce e l'uvetta e quando il riso sarà pronto mantecate lontano dal fuoco con una piccola noce di burro.

lunedì 24 dicembre 2012

LONZA FARCINA DI CHIODINI E BRIE E BUON NATALE!

Avete presente i funghi chiodini minusculi che rimangono sempre sul fondo della confezione quando li acquistate? Quelli che solitamente restano nascosti dai fratelli più grandicelli? Non vi capita a volte anche a voi di fingere che non esistano? A me a volte succede, lavarli uno per uno è già uno strazio e per averne una quantità masticabile sarebbe necessario averne molti di più, beh.... questo è un buon modo per utilizzarli rendendoli per una volta protagonisti.
E visto che nella giornata di domani dubito di riuscire a farlo, auguro a tutti coloro che passano da qui un meraviglioso Natale!!! Mi scuso anche con chi con ha ricevuto i miei auguri direttamente nel proprio blog, ma il tempo è tiranno....


Ingredienti per 2 persone:

2 fette di lonza da 180 g l'una
40 g di chiodini piccolissimi
60 g di brie
Timo
Olioextravergine di oliva
Vino bianco secco
Sale e pepe

Incidete con un coltello affilato le fette di lonza formando delle tasche.
In una padella, fate saltare in un filo d'olio d'oliva e a fuoco alto i funghi chiodini per un minuto (se utilizzate funghi chiodini più grandi, aumentate di un minuto la cottura), spegnete il fuoco, salate e fate raffreddare.
Togliete la crosta al brie (non buttatela, in un insalata è ottima) e tagliatelo a pezzettini.
Unite il formaggio ai funghi e profumate con qualche fogliolina di timo, con l'aiuto di un cucchiaino farcite le tasche della carne, chiudete l'apertura con degli stecchini.
Scaldate dell'olio d'oliva in una padella, adagiatevi le fette di lonza cuocendole a fuoco alto da entrambi i lati per un paio di minuti, sfumate con il vino e quando sarà evaporato, salate e pepate, coprite e abbassate la fiamma, continuate la cottura per 10 minuti girandole una volta sola dopo i primi 5 minuti.
Servitele ben calde con il contorno che preferite.

Con questa ricetta partecipo al contest "Cre-Azioni in cucina" del mese di dicembre del blog "L'ennesimo blog di cucina": 


giovedì 20 dicembre 2012

VOL-AU-VENT ALLA CREMA DI RICOTTA E ACCIUGHE

Appuntamento natalizio per la raccolta di acciughe, i piatti di oggi potrete presentarli nella cena della Vigilia senza sfigurare e considerato che la prossima settimana ci concederemo una pausa, volendo potrebbero essere idee anche per il capodanno.
Se vorrete preparate questi vol-au-vent, dovrete considerare che i miei erano di dimensioni "due bocconi", non i soliti tre-quattro, quindi aumentate a 2 rotoli di pasta sfoglia se li li desiderate più grandi.
Ma ecco le proposte di Cris e Babi per le prossime feste:

Cris: Cuori d'acciughe come un sushi

Babi: Tartellette di patate con mousse d'acciughe e tartufo


Ingredienti per circa 18 vol-au-vent medi:

1 rotolo di pasta sfoglia
15 acciughe fresche
100 g di ricotta vaccina
2 cucchiai di panna fresca
1/2 arancia non trattata
2 filetti di acciuga sott'olio
1 piccolo porro
1 uovo
Bottarga di muggine
Pepe rosa
Semi di papavero
Brandy 
Burro
Sale

Con dei tagliabiscotti di due dimensioni diverse, tagliate dalla pasta sfoglia le forme che preferite. 
Ritagliate 18 forme con lo stampo più grande, svuotatene poi 9 con lo stampo più piccolo ed eliminate la pasta in eccedenza.
Spenellate le 9 forme più grandi con dell'acqua, sovrapponete le forme più piccole e spennellate tutto con un uovo sbattuto.
Cuocete i vol au vants nel forno a 200 °C per circa 20 minuti, sfornateli e lasciateli raffreddare.
Pulite e tagliate a tocchetti le acciughe.
In una padella, stufate il porro in una noce di burro insieme ai due filetti di acciuga sott'olio, aggiungete poi le acciughe fresche, sfumate con del brandy e lasciate evaporare, profumate con la buccia grattugiata di mezza arancia e con qualche goccia del suo succo, continuate la cottura per un paio di minuti, schiacciate poi il tutto con una forchetta e lasciate raffreddare.
Frullate la ricotta con la panna, aggiungete il trito di acciuga e porri e regolate di sale.
Aiutandovi con un sac à poche, riempite i vol-au-vent e decorateli alcuni con semi di papavero, altri con pepe rosa e i restanti con grosse scaglie di bottarga.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del Blog "Poveri ma belli e buoni" di Cris:


lunedì 17 dicembre 2012

SPAGHETTI ALLA CHITARRA CON SALSICCIA E "PESTO" DI FRIARIELLI

Carissima Laura, se non fosse per te non potrei urlare la mia rabbia per la fine del mondo che dovrebbe avvenire il prossimo 21 dicembre, sono profondamente indignata con i Maya, il 22 mi aspettano in regalo ben 6 libri di cucina.... vogliamo scherzare? Che io non possa approfittare del mio invecchiamento per poter risparmiare sull'esborso mensile di carta stampata mi pare un affronto inaccettabile.
Ma se proprio non avrò più la possibilità di accendere i fornelli, nel mio ultimo giorno da matura ragazza del nord con l'amore per i sapori del sud, vorrò assolutamente ricucinare questo piatto, perchè di fronte ad un piatto di tortellini o di lasagne, preferisco di gran lunga salsiccia e friarielli.
Ringrazio sentitamente Bruno Macrì per aver ideato questa ricetta e il grandissimo Luciano Pignataro (vi consiglio di perdervi nei suoi post se volete sognare) per averla pubblicata nel suo blog e per avermi concesso la possibilità di riportarla qui, unica variante, per me niente peperoncino... ma voi che potete... non dimenticatelo!!!


Ingredienti per 2 persone:

170 g di spaghetti alla chitarra
500 g di friarielli
170 g di salsiccia di maiale fresca
3 spicchi d'aglio
25 g di mollica di pane raffermo
Olio extravergine di oliva
Sale
(Peperoncino)

Pulire e ricavare le cimette e le foglie più tenere dei friarielli, tenete da parte quattro foglioline delle più belle.
Portare a bollore una pentola piena d'acqua, salare e lessare per cinque minuti i friarielli, scolarli con l'aiuto di una schiumarola, non gettata l'acqua di cottura.
Con il mixer ad immersione, frullare i friarielli unendo dell'olio a file e mezzo mestolo di acqua di cottura, tenere da parte.
Velare con olio il fondo di una padella, unire uno spicchio d'aglio leggermente schiacciato e spadellare per pochi minuti le cimette dei friarielli tenute da parte.
Spellare la salsiccia e farla rosolare per bene in padella prima con l'acqua e poi di nuovo con olio e aglio in camicia. Tenere da parte metà della salsiccia rosolata per guarnire i piatti, lasciare il resto nella padella.
Sbriciolare finemente la mollica di pane, farla tostare a fuoco dolce in una padella con un filo d'olio ed uno spicchio d'aglio in camicia.
Lessare la pasta nell'acqua di cottura dei friarielli. Scolare la pasta al dente, trasferitela nella padella con la salsiccia e farla insaporire bene, spegnere il fuoco ed incorporare il pesto di friarielli.
Comporre i singoli piatti con la pasta condita, una spolverata di mollica croccante, una cucchiaiata di salsiccia rosolata e le cimette spadellate, se volete, aggiungete anellini di peperoncino fresco.

Con questo piatto da fine del mondo partecipo al contest "La mia... è la fine del mondo!" del blog "Laura in cucina":


ABBECEDARIO CULINARIO DELLA COMUNITA' EUROPEA

16 blog hanno il piacere di annunciare quest'oggi all'unisono, si potrebbe dire in eurovisione, un nuovo entusiasmante viaggio culinario che inizierà il 7 Gennaio 2013:
L'ABBECEDARIO CULINARIO
DELLA COMUNITÀ EUROPEA
Come direbbe De Gregori "alla fine di un viaggio c'è sempre un viaggio da ricominciare" e così dopo aver percorso la nostra Italia in lungo e in largo, da Aosta a Zocca, passando per Domodossola,  scendendo a Napoli e poi ancora più giù sino a Siracusa per poi risalire a Trieste, non siamo per niente stanchi e abbiamo ancora voglia di preparare la nostra valigia virtuale e di prendere in mano il nostro mestolo reale!
Avete capito bene, quest'anno l'abbecedario ci porterà in Europa, l'Europa della Comunità Europea, quella composta da 27 stati, ovvero 26 + 1, ovvero uno stato per lettera più la nostra Italia, ampiamente rappresentata dall'Abbecedario Culinario d'Italia appena conclusosi. E se ancora non ci credete, ecco la mappa!

Siccome ci piace la compagnia e l'anno scorso il viaggio è stato meno faticoso perché percorso assieme, anche quest'anno spetterà a un blog diverso ospitare ciascuna lettera, però c'è qualche novità e allora eccovi tutte le regole, da leggere attentamente:
  • Ogni lettera è associata a un piatto tipico di una nazione della Comunità Europea;
  • Ogni lettera è ospitata da un blog diverso;
  • Il blog ospite pubblica la ricetta corrispondente alla sua lettera;
  • Gli altri blog che vogliono partecipare pubblicano una ricetta --diversa da quella del blog ospite!-- tra le ricette tipiche della nazione ospitata.
Più brevemente, se volete partecipare ricordatevi la regola delle 4W:
  • WHEN: ogni 3 settimane esce una lettera;
  • WHAT: potete pubblicare una qualsiasi ricetta della nazione rappresentata da quella lettera (la ricetta può iniziare con qualsiasi lettera!), eccetto la ricetta pubblicata dal blog ospite;
  • WHERE: la ricetta la pubblicate nel vostro blog e poi lasciate il link al blog ospite come commento al suo post di apertura;
  • WHO: chiunque abbia un blog può partecipare, più siamo e più ci divertiamo quindi sarebbe fantastico fare più tappe possibili tutti assieme, ma potete partecipare anche solo per una lettera, anche una lettera sì e una no, anche solo i mesi dispari!
Non è ancora chiaro? Ecco un esempio:
Il 7 Gennaio Mony del blog Gata da Plar inizierà ospitando la lettera A con la ricetta della Appeltart che rappresenterà i Paesi Bassi. Da quel momento ci saranno 3 settimane di tempo per pubblicare una qualsiasi ricetta dei Paesi Bassi che non sia la Appeltart. Una volta pubblicata, lascerete il link come commento al post di Mony.

Bene, ora dovrebbe essere tutto chiaro e quindi siete pronti per l'elenco delle lettere, ovvero delle ricette, ovvero delle nazioni, ovvero dei blog ospite!
  • A come Appeltart
    • Nazione: Paesi bassi
    • Blog ospite: Gata da plar
    • Periodo: dal 07/01/13 al 27/01/13
  • B come Bryndzové halušky
    • Nazione: Slovacchia
    • Blog ospite: Crumpets & Co.
    • Periodo: dal 28/01/13 al 17/02/13 
  • C come Canja 
    • Nazione: Portogallo
    • Blog ospite: La melagranata
    • Periodo: dal 18/02/13 al 10/03/13 
  • D come Drob
  • E come Escargot
  • F come Frikadeller
  • G come Gulash
    • Nazione: Ungheria
    • Blog ospiteCindystar
    • Periodo: dal 13/05/13 al 02/06/13
  • H come Hong am Rèisleck
    • Nazione: Lussemburgo
    • Blog ospite: Girli chef
    • Periodo: dal 03/06/13 al 23/06/13 
  • I come Irish stew
    • Nazione: Irlanda
    • Blog ospite: The dreaming seed
    • Periodo: dal 24/06/13 al 14/07/13 
  • J come Jacket potatoes
    • Nazione: Regno Unito 
    • Blog ospiteFood 4 thought
    • Periodo: dal 15/07/13 al 04/08/13 
  • K come Kalakukko
  • L come Laxpudding
  • M come Moussaka
  • N come Njoki
    • Nazione: Slovenia
    • Blog ospiteTutto a occhio 
    • Periodo: dal 07/10/13 al 27/10/13 
  • O come Orsotto
    • Nazione: Estonia
    • Blog ospite: Cafe Lynnylu
    • Periodo: dal  28/10/13 al 17/11/13 
  • P come Paella
    • Nazione: Spagna
    • Blog ospiteBurro e Zucchero
    • Periodo: dal 18/11/13 al 08/12/13 
  • Q come Quarkkäulchen
    • Nazione: Germania
    • Blog ospiteBriciole
    • Periodo: dal 09/12/13 al 29/12/13 
  • R come Ross Fil-Forno
  • S come Sachertorte
    • Nazione: Austria
    • Blog ospiteTorte e dintorni
    • Periodo: dal 20/01/14 al 09/02/14 
  • T come Trdlo
    • Nazione: Repubblica Ceca
    • Blog ospite: Ricette di cultura
    • Periodo: dal 10/02/14 al 02/03/14 
  • U come Undens Klinger
    • Nazione: Lettonia
    • Blog ospiteBriggis'home
    • Periodo: dal 03/03/14 al 23/03/14
  • V come Vedarai
    • Nazione: Lituania
    • Blog ospite: Mestolando
    • Periodo: dal 24/03/14 al 13/04/14
  • W come Waterzooi
  • X come Xirotigani
  • Y come Yahni
    • Nazione: Bulgaria
    • Blog ospite: Nastro di Raso
    • Periodo: dal 26/05/14 al 15/06/14 
  • Z come Żurek
    • Nazione: Polonia
    • Blog ospite: Cucina Precaria
    • Periodo: dal 16/06/14 al  06/07/14

Ricordatevi, non si vince niente ma si regalano tanti sorrisi... e se vi piacciono i nostri sorrisi, seguiteci anche su Facebook!

sabato 15 dicembre 2012

RISOTTO CURRY, MELA E CAPRINO

In questo dicembre così freddo, un risottino come quello di Giulia, vincitrice del  contest The Recipe-Tionist, è più che gradito. Il curry solitamente mi rimanda a piatti più elaborati, in questo risotto invece il suo aroma si è notevolmente ammorbidito unendosi alla dolcezza della mela e all'asprigno del caprino, ecco quindi rivelata la differenza della ricetta, ho scelto questo formaggio fresco in sostituzione del philadelphia.


Ingredienti per 2 persone:
 
160 g di riso acquerello
Mezza cipolla
Mezza mela golden
80 g di caprino fresco
Polvere di curry
Paprika
Brodo di carne
Olio extravergine di oliva
Vino bianco secco

In una pentola, soffriggere in olio extravergine di oliva la cipolla tritata e la mela tagliata a pezzetti per circa 7 minuti  a fuoco medio.
Unire il riso e farlo tostare per un paio di minuti, sfumare con il vino e lasciare evaporare.
Aggiungere abbondante polvere di curry e della paprika, mescolare e iniziare ad aggiungere il brodo un mestolino alla volta man mano che verrà assorbito.
A fine cottura, mantecare con metà del caprino, spolverizzare con altro curry e servire con un cubotto per ogni piatto del formaggio rimasto.

Con questa ricetta partecipo al contest "The recipe-tionist" di Dicembre del blog "Cuocicucidici" di Flavia:

     

giovedì 13 dicembre 2012

CROSTINI CON ACCIUGHE E MASCARPONE CON FICHI SECCHI

In questo periodo pre-natalizio, non potevamo saltare l'abbinamento acciughe-frutta secca, visto che ne troverete a quintalate nelle ceste natalizie, vi doniamo tre ricette per smaltirle, ma tenete conto che poi vi ritroverete ad acquistarne, perchè questi piatti vi conquisteranno...
Ecco le proposte di Cris e Babi:

Cris: Acciughe in saor

Babi: Acciughe gratinate con datteri e arachidi


Ingredienti per 2 persone:

4 fettine di una ciambellona di semola di grando duro (un giorno vi parlerò anche della mia fornaia del cuore)
4 grosse acciughe
2 cucchiai abbondanti di mascarpone
1 rametto di finocchietto selvatico
2 fichi secchi 
Olio extravergine di oliva
Sale

Lavate e deliscate le acciughe, cuocetele con un cucchiaio di olio di oliva in una padella antiaderente, salatele.
Tritate il finocchietto selvatico e unitelo al mascarpone, insaporite con un pizzico di sale e qualche goccia di olio di oliva.
Tagliate ogni fico in 4 fettine.
Grigliate le fette di pane, quando saranno ben tostate, spalmatele con il mascarpone, adagiatevi sopra un'acciuga e due fettine di fico per fetta.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cris:



domenica 9 dicembre 2012

CALAMARATA AL NERO DI SEPPIA CON GAMBERI, FINFERLI E CREMA DI PORRO

Se dovessi paragonare un piatto ad un gioiello, non avrei alcun dubbio, un primo piatto di pesce è quanto di più prezioso si possa creare in cucina. Per quanto mi riguarda, adoro l'argento, meno l'oro, ma acquisto prevalentemente braccialettini e orecchini dalle bancherelle e soprattutto in vancanza, quando i banchetti ad Alghero sono troppo invitanti per ignorarli. 
E qui ufficialmente chiedo perdono al mio compagno, a Giugno, per il decimo anniversario ho ricevuto in regalo un bellissimo anello, ma la prima cosa che è uscita dalla mia bocca avvelenata è stata: ma ti avevo chiesto l'affettatrice....


Ingredienti per 2 persone:

160 g di calamarata al nero di seppia
150 g di finferli
10 gamberoni
1 porro medio
1 rametto di timo
Brodo vegetale
Vino bianco secco
Olio estravergine di oliva
Sale e pepe

Lavate bene il porro, tagliatelo a rondelle e cuocetelo al vapore per circa 7 minuti, una volta cotto, frullatelo con un filo d'olio e qualche cucchiaio di brodo vegetale, regolate di sale e pepe.
Togliete testa e carapace ai gamberoni, levate i filetti neri e tagliate in due le code.
Con un foglio di carta cucina umido, pulite dalla terra i funghi.
Scaldate un filo d'olio d'oliva in una padella antiaderente, fate saltare a fiamma alta i funghi tagliati a metà per circa 5 minuti, unite i gamberoni, sfumate con il vino, salate e continuate la cottura per altri 3 minuti.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, aggiungetela poi al sugo di funghi e gamberi e insaporite il tutto con qualche fogliolina di timo, servitela sopra la crema di porro.

Con questa ricetta partecipo al contest "La mia ricetta gioiello" del blog "Dolcemente inventando" di Ale:


giovedì 6 dicembre 2012

ACCIUGHE CON SALSA AL MANDARINO

Questa settimana siamo state costrette a sciegliere gli agrumi come abbinamento alle acciughe, la sottoscritta è stata colpita da un raffreddore stile film americano, di quelli che ti lasciano il naso come Dumbo e ti regalano la voce roca di Jessica Rabbit, necessario quindi è stata un'assunzione massiccia di vitamina C.
Ecco anche i piatti salutari di Cris e Babi:

Cris: Acciughe all'arancia su crema di finocchi 

Babi: Acciughe al pompelmo rosa con radicchio e carote


Ingredienti per 2 persone:

6 grosse acciughe
125 g di mandarini sbucciati a spicchi
75 ml di fumetto di pesce
75 ml di panna fresca 
1 cucchiaio di Gran Marnier
30 g di burro
Sale e pepe
Olio extravergine di oliva

Lavate e diliscate le acciughe.
Schiacciate gli spicchi dei mandarini con uno schiacciapatate raccogliendo il sugo, versatelo in una piccola casseruola insieme al fumetto e riducete della metà a fuoco medio. Aggiungete la panna e il liquore e fate bollire la salsa per qualche minuto. Filtrate con un colino a maglie fitte. Lontano dal fuoco, incorporate il burro poco alla volta con la frusta fino ad ottenere una salsa lucida e morbida.
Servite le acciughe cotte al vapore con un filo d'olio e la salsa al mandarino

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cristina:

lunedì 3 dicembre 2012

CARRE' DI MAIALE FARCITO AI POMODORI SECCHI E PINOLI

Qualche settimana fa ho avuto a cena una coppia di cari amici grandi amanti della carne di maiale, due persone che è un piacere invitare perchè amano il buon cibo e il buon bere e che difficilmente tornano a casa lasciando alla padrona di casa avanzi. Quella sera volevo stupirli, non con stranezze gastronomiche, ma con una bella preparazione da festa grande, spulciando tra le varie ricette assolutamente da provare, ho trovato questa di Cucina Moderna, unico neo, la quantità, scarsina quella indicata, dovevo mettere a tavola dei professionisti mica dei mangiatori della domenica. Altro particolare che spesso sfugge nelle ricette di grossi pezzi di carne è la cottura, a mio parere è un elemento fondamentale, non basta indicare la temperatura per tot minuti, ma è necessario studiare bene il peso di ciò che si deve cucinare per evitare di trovarselo crudo all'interno e stopposo all'esterno. Dopo un approfondito scambio di consigli e ipotesi con i miei sempre adorati macellai, ho trovato la cottura perfetta per questo carrè di maiale.
Un secondo piatto con cui potrete sfamare sei persone di appetito medio-alto, quattro se trattasi di bolognesi affamati.


Ingredienti per 6 persone:

1 carrè di maiale di 2,8 Kg
75 g di pomodori secchi sott'olio
75 g di pinoli
1 cipolla media
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di timo
1 cucchiaino di origano secco
1 ciuffo di salvia
1/2 bicchiere di vino bianco secco
Olio extravergine di oliva
Sale

In una padella antiaderente, tostati i pinoli senza condimenti e tritateli grossolanamente insieme ai pomodori ben sgocciolati dall'olio di conservazione.
Pulite la cipolla e l'aglio, tritateli e soffriggeteli in una padella con un filo d'olio e un pizzico di sale, unite anche i pomodori secchi e i pinoli, profumate con il timo e l'origano. Mescolate e lasciate insaporire tutto insieme per qualche istante, poi togliete dal fuoco e lasciate intiepidire.
Incidete il carrè tra un osso e l'altro praticando alcuni tagli paralleli e profondi senza arrivare fino in fondo, se non possedete un coltello estremamente affilato, chiedete gentilmente al macellaio di farlo lui, rischiate in caso contrario di praticare tagli poco precisi.
Allargate con le dita i tagli nella carne e distribuitevi all'interno il soffritto preparato.


Legate il carrè con qualche giro di spago, coprite con alluminio le ossa per evitare che anneriscano, trasferitelo in una teglia che lo contenga di misura insieme alla salvia e a un filo d'olio.
Cuocetelo per i primi 30 minuti a 180 °C coperto da un foglio di alluminio, alzate poi a 190 °C a forno ventilato lasciandolo coperto e continuando la cottura per 1 ora e 30 minuti bagnandolo prima con il vino, togliete l'alluminio e lasciate terminare la cottura per altri 30 minuti sempre a forno ventilato.
Prima di tagliare, lasciate riposare la carne per circa 15 minuti.

Con questa ricetta partecipo al contest "Il forno delle feste" del blog "Pensieri e pasticci" di Simo:


sabato 1 dicembre 2012

IL QUASI PLUM CAKE DI ELLY CON YOGURT AL MUESLI E CIOCCOLATO FONDENTE

Di dolci nel mio blog ne trovate proprio pochini, non li amo molto, ma a colazione li pretendo, torte semplici e in grado di non sciogliersi al momento dell'inzuppo nel caffè solubile. Questo è il quasi plum cake di Elly del blog "Chez Entity", quasi perchè non avevo in casa yogurt alla stracciatella e l'ho dovuto sostituire con quello al muesli, quasi perchè ne avevo solo una confezione da 125 g e la differenza l'ho colmata con della panna fresca, quasi perchè ho aumentato la quantità di cioccolato. Identico però l'assemblaggio di questi ottimi ingredienti e il tempo di cottura, quindi ottimo il risultato, grazie Elly per questa ricetta e per tutte quelle che ti ho copiato!!!


Ingredienti:

180 g di farina 00
100 g di fecola di patate
125 g di yogurt al muesli
25 g di panna fresca
125 g di zucchero di canna
150 g di zucchero bianco
70 g di gocce di cioccolato fondente
3 uova
130 g di olio di mais
1 bustina di lievito


Montate a neve gli albumi.
Setacciate la farina con il lievito e la fecola, aggiungere la zucchero di canna e il cioccolato, mescolate bene.
Montate i tuorli con lo zucchero bianco finchè non diventerà una crema densa, unite lo yogurt, l'olio e poco per volta la miscela di farine, zucchero di canna e cioccolato.
Con una paletta, con movimenti dal basso verso l'altro e molto delicatamente, incorporate gli albumi montati a neve fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo.
Imburrate e infarinate uno stampo da plum cake, versatevi l'impasto e cuocete a forno statico a 180 °C per 40 minuti.
 

Con questa ricetta partecipo al contest "Foodfriends" del blog "Il Sesto Gusto" di Roberta: