sabato 31 marzo 2012

TAGLIOLINI CON ASPARAGI E SOGLIOLA

Oltre a fave e piselli, ci si sente in primavera anche per i bellissimi asparagi, insieme al broccolo romanesco, li ritengo un capolavoro assoluto della natura, eleganti, slanciati, brillanti, praticamente ciò che vorrei essere io...

(Semplice, veloce e ottima ricetta di Cucina Italiana)


Ingredienti per 2 persone:

200 g di tagliolini freschi (purtroppo in questo periodo non ho il tempo di preparare la pasta in casa)
300 g di filetti di sogliola
g 50 di vino bianco secco
25 g di burro
6 grossi asparagi
Maggiorana fresca
Sale e pepe

Pelate i gambi degli asparagi e tagliateli a rondelle, tagliate le punte a metà.
Tagliate a pezzetti i filetti di sogliola.
Mettete a bollire l'acqua della pasta e staccate le foglie di un ciuffo di maggiorana.
Scaldate il burro in una larga padella, unite gli asparagi, rosolateli per 5 minuti a fuoco medio, unite la sogliola, salate, mescolate, sfumate con il vino e lasciate cuocere ancora 1 minuto a fuoco vivo.
Nel frattempo lessate al dente i tagliolini, versateli nella padella con gli asparagi, saltateli 2 minuti e completate con la maggiorana e il pepe, mescolate e servite subito.

Con questa ricetto partecipo al contest  "Le quattro stagioni" del blog "Dolci Armonie" di Veronica:


giovedì 29 marzo 2012

MEZZI PACCHERI ALLA CARBONARA CON ACCIUGHE FRESCHE

Si avvicina la Pasqua, quasi d'obbligo unire alle acciughe un simbolo di questo periodo, le uova, qui, nel mio blog, una ricetta non certo fresca di primavera, qui si va di colesterolo, ma fieramente, con orgoglio, con una ricetta riconosciuta come "Italia" in tutto il mondo, la carbonara. La ricetta che troverete sarà alleggerita dalla sostituzione con le acciughe di una parte di guanciale, ma l'idea di Cris è come al solito una cannonata di sapori e se la provate, non ve ne pentirete.

La proposta di Cris: Uova sode ripiene di mousse di acciughe con uova di salmone e mimosa

La proposta di Babi: Frittata con acciughe fresche, piselli e porri


Ingredienti per 2 persone:

180 g di mezzi paccheri
12 acciughe fresche
80 g di guanciale
1 uovo piccolo + 1 tuorlo
40 g di pecorino romano grattugiato
Sale
Pepe in grani

Lessare i mezzi paccheri in abbondante acqua salata. Nel frattempo, tagliate a listarelle il guanciale e pulite le acciughe.
In una capiente terrina, sbattete uovo e tuorlo insieme al pecorino.
In una padella molto calda, fate saltare il guanciale finchè il grasso non sarà trasparente e un po' sciolto, a questo punto aggiungete le acciughe a pezzetti e lasciate cuocere per 1 minuto.
Scolate la pasta, unitela alle uova e pecorino e rimescolate molto velocemente in modo che l'uovo rimanga morbido e non si cuocia tipo frittata con l'eccessivo calore della pasta.
Aggiungete alla pasta guanciale e acciughe, profumate con pepe macinato al momento e servite.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cristina:



martedì 27 marzo 2012

POLPETTINE DI BROCCOLI E CACIOCAVALLO

Altre polpette, questa volta vegetariane. Dopo pochi giorni di temperature miti, già mi è venuto il terrore di tutti i mesi che dovrò passare senza i miei amati broccoli e quindi si corre al mercato, si acquista il fiore più grande che si è trovato, metà da utilizzarsi per questo secondo e metà per gustarlo semplicemente cotto al vapore con olio buono e curry. 
L'idea di questa ricetta l'ho presa da Alice Cucina, ma ho ridotto drasticamente il peso del formaggio che a mio parere avrebbe sovrastato i broccoli, ho così trovato l'equilibrio che piace a noi.


Ingredienti per 4 persone:

350 g di broccoli già puliti (circa 600 interi)
3 uova
170 g di caciocavallo grattugiato
160 g di mollica di pane di una giornata
Latte
Pangrattato
Noce moscata
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Ammollate la mollica nel latte. Lessate le cimette di di broccolo in abbondante acqua bollente salata per 5 minuti, poi scolatele e lasciatele raffreddare, tritatele con un coltello.
Scolate la mollica di pane, strizzatela e raccoglietela in una ciotola capiente, unite i broccoli, il caciocavallo e 1 uovo e amalgamate. Condite con un pizzico di sale e una macinata di pepe, profumate con una grattugiata di noce moscata e lavorate ancora per amalgamare.
Rompete le altre due uova, sbatteteli con una forchetta. Formate tante polpettine con il composto preparato, passatele nelle uova sbattute e poi nel pangrattato, friggetele in abbondante olio extravergine di oliva ben caldo.
Scolate le polpettine su un foglio di carta assorbente da cucina e salatele leggermente.

Con questa ricetta partecipo al contest "La sagra della polpetta" del blog "Pane e olio" di Laura:



domenica 25 marzo 2012

BACCALA' CON CARCIOFI E FUNGHI PORCINI SECCHI

Questa ricetta è nata per lo stoccafisso, ma dalle nostre parti è difficoltoso trovarlo, anzi, detta meglio, è difficoltoso trovarne di buona qualità, a Bologna si va di baccalà e se nella nostra tradizione si mangia impanato e fritto, a me piace cucinarlo sempre in modi diversi.

(Ricetta di Cucina Moderna)


Ingredienti per 2 persone:

400 g di baccalà dissalato
3 carciofi
1 scalogno
15 g di porcini secchi
Maggiorana
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Fatte ammorbidire i funghi secchi in una ciotola d'acqua tiepida per 20 minuti.
Sbucciate e affettate lo scalogno, soffriggetelo in una padella con un filo d'olio caldo, unite i funghi ben sgocciolati dall'acqua d'ammollo (che terrete da parte) e strizzati, lasciate insaporire per qualche istante. Aggiungete i carciofi puliti e tagliati a spicchietti, salate, bagnate con un poco dell'acqua d'ammollo dei funghi filtrata, coprite e proseguite la cottura per 5 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno.
Unite il baccalà tagliato a pezzi, mescolate delicatamente e cuocete ancora per 15 minuti.
Durante la cottura, bagnate, se il fondo tendesse ad asciugare, con un altro poco dell'acqua di ammollo dei funghi sempre filtrata.
Al termine, regolate di sale, se necessario e insaporite con una macinata di pepe.
Servite nei piatti unendo foglioline di maggiorana e un'altra macinata di pepe.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Che cosa di preparo per secondo?" del blog "Le padelle fan fracasso":


sabato 24 marzo 2012

LA CALAMARATA DI VALERIA

Potevo non cucinare la calamarata? Valeria, The recipe-tionist di marzo, mi ha messo in crisi per la scelta tra due primi piatti che adoro, ma ho preferito cucinare questo perchè, oltre ad essere gustosissimo, è anche intelligente, si puliscono i calamari, si cala la pasta e il piatto sarà pronto in 20 minuti esatti, questo il tempo di cottura per entrambi gli ingredienti principali. 
Per questo piatto, non ho ritenuto necessario apportare modifiche, è già splendido in tutta la sua semplicità.


Ingredienti per 2 persone:

180 gr di calamarata
1 calamaro grande
250 gr di polpa di pomodoro
1/2 bicchieri di vino bianco
Olio extravergine di oliva
Prezzemolo tritato
Sale
Aglio
Peperoncino

Lavate e pulite bene il calamaro, tagliatelo a pezzetti compresi i tentacoli.
In un tegame, far scaldare un filo d'olio con uno spicchio di aglio e il peperoncino, quando saranno imbionditi, toglierli e versare i calamari a pezzetti, far rosolare uniformemente per qualche minuto, poi alzare la fiamma e versare il vino bianco e far sfumare, una volta sfumato, abbassare la fiamma ed aggiungere il pomodoro e un po' di acqua se necessario, salare, coprire con il coperchio e lasciar cuocere per 20 minuti circa.
Nel frattempo fate bollire l'acqua in una capace pentola, quindi versare la pasta, lasciar cuocere in base ai tempi di cottura (la mia pasta aveva lo stesso tempo di cottura del pesce, quindi ho fatto le due operazione contemporaneamente).
Scolare la pasta e mantecate con il sugo ai calamari, aggiungere il prezzemolo tritato.


Con questa ricetta partecipo al contest "The recipt-tionist" di Marzo del blog "Cuocicucidici" di Flavia:




giovedì 22 marzo 2012

PIADINA CON ACCIUGHE, FORMAGGIO CASTEL SAN PIETRO E RUCOLA

Pizza & Co, questo il filo conduttore per il nostro giovedì di acciughe, a me è toccato il compito di preparare l'amata piadina. Sono bolognese, ma alle crescentine preferisco di gran lunga la romagnola piadina, la ricetta che utilizzo ora è di Valentina, una frequentatrice di qualche anno fa del forum di Cucina Italiana, non so se lei ha un blog o se avrà la possibilità di leggere queste righe, ma vorrei qui ringraziarla.
Ho scelto il formaggio Castel San Pietro non solo per la sua cremosità e dolcezza, ma anche perchè questo paese è secondo alcuni il confine tra l'Emilia e la Romagna, ma più che una divisione, mi piace pensarlo come un collante tra due cucine così vicine ma anche così diverse tra loro.


La proposta di Babi: Pissaladiere con acciughe fresche


Ingredienti per 6 piadine di 20 cm di diametro:

500 g di farina 00
250 g di latte intero
50 g di strutto (ma di quello buono, comprato dal macellaio di fiducia)
1 pizzico di bicarbonato
1 cucchiaino di miele (io uso quello di castagno)
2 cucchiaini di sale fino

Scaldate il latte, scioglietevi lo strutto e il sale, lasciate raffreddare e impastate con la farina, aggiungendo il bicarbonato e il miele. Lavorate l'impasto finchè non sarà liscio ed elastico, lasciatelo riposare in luogo fresco per 30 minuti. Formate poi delle palline con l'impasto e con il mattarello formate le piadine dello spessore e della grandezza che più desiderate, cuocetele per tre minuti circa per lato in una padella antiaderente con il fondo spesso e caldissima.
Solitamente ne preparo almeno 12 e una volta fredde le chiudo individualmente in sacchetti e le conservo in freezer, per scaldarle basta passarla nuovamente nella padella per un paio di minuti.



Per la farcitura:

10 acciughe
Mezzo Castel San Pietro (o altra caciottina fresca)
2 mazzetti di rucola
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Pulite le acciughe e cuocetele  in una padella con  un cucchiaio di olio, salatele e tenetele da parte.
Scaldate le piadine e tagliate a fettine il formaggio.
Per la presentazione, potete servire le piadine aperte adagiandoci sopra prima il formaggio, poi la rucola e infine le acciughe e spolverizzandole poi di pepe, ma se preferite, gustatele nella versione tradizione simili ad un panino.



Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cristina:


mercoledì 21 marzo 2012

CARRE' DI AGNELLO IN UMIDO CON LIMONE, ACCIUGHE E CANNELLA

C'è poco da fare, l'agnello è la carne della Pasqua, però da qualche anno lo mangio solo qualche settimana prima perchè a ridosso della festività, oltre al prezzo che sale vertiginosamente, si corre il rischio di mangiare carne non proprio di qualità, un po' come capita per i gamberi a Natale.
Questa ricetta è particolare per l'aggiunta dell'intingolo a base di acciughe, limone e cannella che  non copre assolutamente il sapore della carne, ma anzi, ne esalta la dolcezza.

(Ricetta della Cucina del Corriere)



Ingredienti per 4 persone:

1  carrè d'agnello da 1 kg (nella foto è mezzo carrè) 
100 g di lardo
2 cipollotti
Maggiorana
Cannella in polvere
2 cucchiai di doppio concentrato di pomodoro
2 acciughe sott'olio
1 limone non trattato
Vino bianco
Sale e pepe

Lavate l'agnello, asciugatelo e poi lavatelo nel vino bianco, facendo infine scolare la carne senza asciugarla.
Legate il carrè.
In una casseruola fate soffriggere un trito di lardo, cipollotti e maggiorana, quando sfrigola aggiungetevi la carne, fate dorare la carne, salate e pepate.
Aggiungete il doppio concentrato di pomodoro sciolto in una tazza di acqua calda, mescolate e fate cuocere a tegame coperto per 40 minuti, aggiungendo acqua se occorre.
Nel frattempo, fate sciolgiere le acciughe nel succo di limone insieme alla scorza grattugiata e alla cannella.
Quando l'agnello sarà cotto, togliete il filo con cui l'avete legato, versatevi sopra l'intingolo preparato e servite.

Con questa ricetta partecipo al contest "La Pasqua a Tavola" del blog "Fornelli Profumati" di Terry:


domenica 18 marzo 2012

CELLENTANI CON SALSICCIA E FAVE

Quando al mercato si trovano le prime fave, per me è primavera, insieme ai piselli, li ritengo gli alimenti che più di tutti sanciscono la fine dell'inverno e questo è il primo piatto con cui tutti gli anni inauguro la loro stagione.


Ingredienti per 2 porzioni abbondanti:

180 g di cellentanti oppure di altra pasta a piacere
700 g di fave
200 g di salsiccia
1 porro
Pecorino
Vino bianco secco
Olio extravergine di oliva
Brodo vegetale
Pepe

Sgranate le fave e sbollentatele per un minuto, togliete la pellicina.
Tagliate a rondelle sottili un porro e cuocetelo in due cucchiai di olio a fuoco basso, unite poi un mestolino raso di brodo, coprite e lasciate cuocere per 5 minuti circa.
In una padella antiaderente, cuocete la salsiccia sgranata senza condimenti, sfumate con il vino bianco e aggiungetela al porro, unite anche le fave e regolate di sale.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela e fatela saltare nel sugo, unite due cucchiai di pecorino e continuate a rimescolare per un minuto.
Servite la pasta calda con l'aggiunta di un'altra spolverata abbondante di formaggio.

Con questa ricetta partecipo al contest "Al contadino non far sapere come è buono il formaggio con le pere..." del blog "Fiore di Cappero" di Marco:


sabato 17 marzo 2012

SEDANINI AL FORNO CON TONNO, PORRI E PECORINO

La pasta al forno fa tanto spanciata con gli amici, la si può preparare in anticipo e poi scaldarla poco prima di servirla, permettendoci così di chiacchierare tranquillamente senza combinare disastri, se in più volete partecipare ad un contest per cui è necessario fare i "conti" di spesa, preparate senza timore questa ricetta.
Per la precisione, ho speso: pecorino € 3,00 - pasta € 1,80 (ho utilizzato una marca da boutique, ma se vi accontentate di un prodotto anche solo leggermente meno esoso, qui potete risparmiare parecchio) - Porri € 1,40 - Tonno € 4,00 = € 10,20, a persona € 2,55, vogliamo esagerare? Aggiungiamo anche qualcosa per olio, sale e pepe e arrontondiamo a € 3,00 per amico!

(Ricetta di Vero Cucina con alcune modifiche)


Ingredienti per 4 persone:

350 g di sedanini
300 g di tonno al naturale (peso sgocciolato)
2 porri sottili
100 di pecorino molto stagionato grattugiato
6 cucchiai di olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Private i porri della parte verde più dura, della radice e delle foglie esterne, tagliateli a rondelle sottili e rosolateli per 2-3 minuti a fuoco dolce in un largo tegame con 5 cucchiai di olio. Bagnate con un mestolino d'acqua, salate, coprite con un coperchio e cuocete per 10 minuti, finchè i porri risulteranno teneri.
Cuocete la pasta molto al dente in acqua bollente salata, scolatela e mescolatela in una ciotola con i porri, il tonno spezzettato e la metà del pecorino sgocciolato.
Versate la pasta in una pirofila unta con l'olio rimasto, distribuite sopra il resto del pecorino e un po' di pepe e mettete in forno caldo a 180° C per 4 minuti coperta e per 1 minuto scoperta.

Con questa ricetta partecipo al contest "Ricette Low Cost" del blog "Una cucina tutta per sè" di Francesca:



giovedì 15 marzo 2012

PIZZOCCHERI CON ACCIUGHE, VERZA E TOPINAMBUR

Potevamo dimenticarci delle verze in questo inverno così lungo che sta per terminare? Impossibile, dopo aver abbinato le acciughe a tutti i cugini cavoli, ora è il suo turno. 
La pasta fresca è la mia passione, ma questa volta ha lasciato da parte le uova per cimentarmi in una preparazione più nordica, i pizzoccheri, che si sono adeguati perfettamente alla presenza delle, per loro, sconosciute acciughe, ma si sono intesi subito, quando la fantasia di Cris parte, difficilmente non nascono amicizie.
E per esaltare il nostro pesciolino, ecco le altre due proposte:

Cris: Gnudi con verze e acciughe

Babi: Strudel di verze e acciughe



Ingredienti per 2 persone:

150 g di grano saraceno
50 g di farina 00
15 acciughe
200 g di verza
250 g di topinambur
120 g di bitto non troppo stagionato
Burro
Sale

Miscelate le due farine e impastate con un pizzico di sale e l'acqua necessaria per formare la sfoglia, tiratela con il mattarello fino a raggiungere lo spessore di circa 3 mm, lasciate asciugare qualche minuto, poi tagliate i pizzoccheri ad una lunghezza di circa 7 cm, a dire il vero io sono andata ad occhio, ma l'importante è aver reso l'idea.
Togliete la nervatura più dura alla verza, pelate i topinambur a pezzetti.
In una capiente pentola, mettere a scaldare l'acqua, salatela all'ebollizione e unite i topinambur, dopo cinque  minuti, aggiungete la verza, lasciate cuocere per altri 20 minuti.
Pulite nel frattempo le alici e fatele saltare in due noci di burro, salatele e tenetele al caldo.
Tagliate a fettine sottile il bitto.
Trascorsi i 20 minuti, unite alle verdure i pizzoccheri e cuocete per 5-7 minuti, non passate di cottura per evitare che la pasta si rompa.
In una pirofila, fate degli strati di pizzoccheri e di formaggio. Quando il formaggio si sarà sciolto, servite in piatti individuali aggiungendo le acciughe.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cristina:


martedì 13 marzo 2012

ROMBO E BROCCOLO ROMANO CON ARACHIDI E MANDORLE

Questo mese ilcontest Colors & Food è dedicato al verde, il verde vivo della primavera, dell'erba nuova e dei profumi di verdure fresche, ma io ho scelto altro.
Avevo questa ricetta che tenevo da parte dal mese scorso, è uscita nel numero di febbraio di Cucina Italiana, visto che il broccolo romanesco tra tutte le verdure invernali è quella che ha i colori più primaverili, considerata la presenza della frutta secca che regala la croccantezza richiesta dal contest, ho finalmente trovato l'occasione per provarla.


Ingredienti per 2 persone:

1 rombo sfilettato ma con la pelle per evitare la rottura del pesce in cottura
200 g di broccolo romano pulito
25 g di arachidi sgusciate
15 g di mandorle a lamelle
Olio extravergine di oliva
Peperoncino
Prezzemolo
Aglio
Sale

Dividete il broccolo a cimette e lessatelo in acqua bollente salata per 4-5 minuti dalla ripresa del bollore (nella ricetta non salata, ma rischiate che perda il colore brillante), dovrà rimanere molto al dente.
Scaldate in padella 3 cucchiai di olio con uno spicchio d'aglio tagliato in due e un peperoncino. Non appena l'aglio comincia a imbiondirsi, aggiugete il broccolo e saltatelo a fuoco vivo per 30 secondi, bagnate con un mestolino di acqua, abbassate il fuoco e coprite. Lasciate cuocere per 3-4 minuti affinchè il broccolo cominci a disfarsi, elimane aglio e peperoncino.
Tagliate ogni filetto di rombo in due pezzi.
Tritate grossolanamente un bel ciuffo di prezzemolo.
Mescolate il broccolo, che dovrà risultare piuttosto asciutto, con il prezzemolo e un pizzico di sale se ce ne sarà bisogno e dopo un minuto toglietelo dalla padella. Nella stessa padella versate due cucchiai di olio e arrostitevi il rombo a fuoco vivo appoggiandolo dalla parte della pelle, dopo un minuto aggiungetegli il broccolo, abbassate il fuoco e cuocete per 3-4' minuti, salate.
Scaldate una padella appena unta di olio e tostatevi le arachidi e le lamelle di mandorla senza farle scurire troppo, poi salate leggermente.
Togliete delicatamente la pelle dal rombo, servitelo con i broccoli e la frutta secca tostata.

Con questa ricetta partecipo al contest "Colors and Food" di marzo dei blog "My taste for food" di Valentina ed "Essenza in cucina" di Cinzia:

lunedì 12 marzo 2012

IL MIO POLLO ALLO SPECK CON CHAMPIGNON

Di ricette di pollo con speck ne esistono a decine, spero che Alice Ginevra, la bimba più coccolata del web, un domani scelta questa per prepararlo, è stata studiata nelle dosi e nei passaggi per rendere il piatto di mio gradimento e di chi finora si è seduto alla mia tavola.


Ingredienti per 4 persone:

1 pollo da 1 kg tagliato a pezzi
120 g di speck tagliato in fette da 30 g ognuna
5 grossi champignon
1 mazzetto di erba cipollina
Olio extravergine di oliva
Vino bianco secco
Burro
Farina 
Brodo vegetale

Tagliate le fette di speck a listarelle sottili.
Infarinate i pezzi di pollo scrollandoli per elimare quella in eccesso e fateli rosolare in qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva con l'aggiunta di una noce di burro. Quando il pollo sarà ben rosolato, sfumate con un bicchierino di vino bianco, lasciate evaporare a fuoco alto, abbassate poi la fiamma, salate e pepate e aggiungete lo speck. Tenete in caldo un pentolino con del brodo vegetale da aggiungere nel caso il pollo tendesse ad asciugarsi, unitene però poco per volta per evitare troppo liquido al momento in cui unirete i funghi, lasciate cuocere coperto per 45 minuti mescolando di tanto in tanto (naturalmente i tempi di cottura cambieranno a seconda della grandezza dei pezzi, ma comunque varieranno di pochi minuti).
Affettate gli champignon e fateli saltare in una padella antiaderente con pochissimo olio e a fiamma alta, in questo modo si cuoceranno nella propria acqua che rilasceranno, spegnete quando ancora saranno duretti.
Passati i 45 minuti di cottura del pollo, aggiungetegli i funghi e mescolate per insaporire bene il tutto lasciando cuocere per altri 5 minuti, aggiungete l'erba cipollina tagliuzzata e servite caldo.

Con questa ricetta partecipo al contest "Una ricetta per la pupattola, sezione inverno" del blog "Sapori diVini" di Sabrina e Luca:

 

sabato 10 marzo 2012

POLPETTE DI SALMONE ALLE NOCI

A chi non piacciono le polpette? Nessuno risponde, perchè fin da piccoli si sa che la mamma per far mangiare carne, pesce o verdure ai propri figli è costretta a macinare di tutto. Io sono stata una bambina inappetente, non si direbbe vedendomi ora, ma mia madre è diventata matta per farmi mangiare e ricordo ancora quando nei suoi momenti di distrazione correvo in bagno per buttare il cibo, ma fessa sono riuscita a farla solo una volta, alla seconda già aveva nasato che gli spinaci non potevo averli mangiati nel poco tempo che le serviva per cuocere la bistecchina.

(Ricetta di Vero Cucina con qualche modifica)


Ingredienti per 2 persone:

400 g di filetto di salmone
Mezzo uovo
30 g di noci tritate
2 cucchiai rasi di fecola di mais
Un pezzetto di cipolla
Qualche stelo di erba cipollina
Farina
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Passate al mixer il salmone, poi mettetelo in una ciotola, unite la fecola, l'uovo, l'erba cipollina sforbiciata, la cipolla tritata, sale e pepe e mescolate bene.
Ricavate dal composto tante polpettine a forma di bastonciono, sistematele su un piatto e lasciate riposare in frigorifero per almeno 1 ora.
Passate le polpette prima nella farina, poi nelle noci, pressandole leggermente in modo che vi aderiscano, friggetele in una padella con un filo di olio caldo fino a quando risulteranno dorate, scolandole man mano su carta da cucina. Servitele infine ben calde.

Con questa ricetta partecipo al contest "Piovono polpette" del blog "Imparandocucinando" di Francesca:



giovedì 8 marzo 2012

PATE' DI CECI CON PEPERONI CRUSCHI E ACCIUGHE PANATE ALLA FARINA DI MAIS

Questa settimana è il turno delle acciughe impanate, buone al naturale, diventano esaltanti con l'aggiunta di una crosticina, sgranocchiarle diventa un'irresistibile tentazione a cui noi tre di certo non faremo resistenza.

La proposta di Cris: Acciughe panate ai pistacchi

La proposta di Babi: Crema di topinambur con acciughe panate alle nocciole


Ingredienti per 2 persone:

Acciughe a volontà, ma almeno 10 a testa
200 g di ceci già lessati
2 peperoni cruschi
Sale 
Olio extravergine di oliva
Rosmarino
Farina di mais

Ricordatevi due giorni prima di lavare accuratamente i peperoni cruschi, apriteli e togliete tutti i semi, se avete il camino, fateli asciugare vicino al fuoco, in caso contrario, lasciateli sul termosifone e assicuratevi che siano ben asciutti ripassandoli con il phon, non ridete, così mi è stato insegnato dal mio collega Giuseppe di Policoro, un grande mangiatore.
Frullate i peperoni fino ad ottenere filetti molto sottili.
Dopo aver lessato i ceci, ripassateli in padella con un rametto di rosmarino, poi frullateli con sale e olio extravergine di oliva fino ad avere una purea non troppo morbida, unite il peperone frullato e regolate di sale.
Lavate e pulite bene le acciughe, asciugatele e passatele nella farina di mais, friggetele poi in olio extravergine di oliva e servitele con il patè di ceci.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cristina:



lunedì 5 marzo 2012

LINGUINE CON POMODORINI SECCHI, MANDORLE, BASILICO E ORIGANO

Di libri di cucina ne posseggo tanti, per questo contest ho scelto uno dei miei preferiti, ha già qualche anno ma non li sente assolutamente, chissà in quanti blog sono già passate le ricette di Filippo La Mantia, ma visto che il mio ha solo pochi mesi, ne rivedrete parecchie e spero che sarà un modo per farvi scoprire la cucina meravigliosa della Sicilia.

(dal libro "Oste e Cuoco" di Filippo La Mantia")


Ingredienti per 4 persone:

320 g di linguine (in realtà lui ne indica meno)
10 pomodorini secchi sott'olio
100 g di mandorle pelate
Caciocavallo ragusano
1 mazzetto di basilico
Succo di 1 limone
Origano
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Tagliate a pezzetti i pomodorini secchi, tritate le mandorle e le foglie lavate di basilico (fatelo a coltello, ne noterete la differenza). Ponete tutto in una padella capiente con un filo di olio extravergine di oliva, il succo di limone e l'origano. Rigirate con un cucchiaio di legno in modo che gli ingredienti si amalgamino bene.
Intanto fate cuocere la pasta in una pentola con abbondante acqua bollente salata e scolatela al dente.
Versatela nella padella con il condimento, unite delicatamente gli ingredienti a fuoco basso e spolverate con il caciocavallo ragusano.
Servite subito e, a piacere, aggiungete un pizzico di pepe mancinato fresco.


Con questa ricetta partecipo al contest "The Foodbook, il libro è servito" del blog "Polvere di peperoncino" in collaborazione con "Bibliotheca Culinaria":



domenica 4 marzo 2012

BLOG AFFIDABILE? UN PREMIO REALMENTE GRATIFICANTE

Domenica sera un po' malinconico per aver terminato un week end godereccio in Toscana, il pensiero già rivolto a tutti gli impegni del lunedì, apro il pc e cosa trovo? Un premio, ma di quelli che vi riempiono di soddisfazione, perchè essere nominato "blog affidabile", significa che qualcuno si è accorto delle modifiche che apporto alle ricette non mie per renderle perfette al mio gusto e probabilmente anche a quello di Anna e Lara "Le cognate in cucina" i cui piatti ho già sperimentato, qui le ringrazio di cuore, mi dispiace di non poterle rinominare, se lo meriterebbero.

Il premio viene conferito per le seguenti motivazioni:

1) E' aggiornato regolarmente.
2) Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive.
3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori.
4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali.
5) Non é infarcito di troppa pubblicità.
Per la scelta dei 5 blog, è importante questa dichiarazione:
 
"Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile"  disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile. Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio".
Tanti sono i blog a cui vorrei girare questo premio, ma una scelta è necessaria, quindi:
1) Poveri ma belli e buoni di Cristina, ideatrice della raccolta sulle acciughe, in poche settimane di collaborazione ho capito che in cucina è più precisina di me che se dico al pescivendolo 10 acciughe, non ne voglio 12! Le sue ricette sono perfette, si può andare ad occhi chiusi.
2) L'angolo cottura di Babi di Barbara, mia collega nella ricerca di ricette con le acciughe, instancabile proponitrice di ricette regionali, un vulcano di idee, navigare nel suo blog é come sfogliare un ricettario completo.
3) Di pasta impasta di Sara, lo so, non riesce a dedicare il tempo che vorrebbe ai premi che riceve sempre, ma la devo nominare perchè grazie a lei ho scoperto cosa fosse un blog, di sue ricette ne ho fatte tantissime, non mi stancherò mai di ripetere che sperimentavo direttamente i suoi piatti sugli ospiti, mai che ce ne fosse stato uno di cui lamentarsi. 
4)  Rosa ed io di Renata, sono completamente innamorata dei suoi primi piatti, adoro preparare la pasta fresca in casa e i suoi maccheroni mi hanno stregata, tanto da indurmi a sacrificare un ombrello ancora utilizzabile per prepararli.
5)  La mamma pasticciona di Monica, perchè utilizza ingredienti che amo, perchè riesce a preparare un grande piatto anche con il tristissimo miglio, perchè i suoi avanzi diventano piatti da chef, perchè il suo entusiasmo è genuino.
Vorrei però poterne nominarne altri, 5 sono realmente pochi, ringrazio tutti ma proprio tutti coloro che passano nel mio blog, non ho purtroppo il tempo di venire a trovarvi regolarmente, ma sappiate che mi riempite di gioia ogni volta che trovo un vostro commento.

venerdì 2 marzo 2012

CREMA DI FAVE CON RADICCHIO E ACCIUGHE

Lunedì dieta? Ormai non me lo dico neanche più e cucino piatti leggeri soprattutto per i contest, questa è la triste realtà con cui la mia bilancia deve scendere a patti.
La ricetta di questa crema di fave è di Cucina Moderna, ho apportato qualche modifica per quanto riguarda la cremosità del piatto, ovviamente se la volete più liquida aggiungete più acqua.


Ingredienti per 2 persone:

150 g di fave secche
1 cespo di radicchio precoce
3 filetti di acciughe sott'olio
Succo di 1/4 di limone
1 spicchio d'aglio
1 foglia di alloro
Olio extravergine di oliva
Sale

Mettete a bagno le fave per 12 ore in acqua fredda con l'aggiunta di un pizzico di bicarbonato.
Portate a ebollizione 500 g di acqua, unite lo spicchio d'aglio spellato, la foglia di alloro e le fave, cuocete a fuoco dolce per circa 30 minuti.
Nel frattempo, lavate il radicchio, asciugatelo e tagliatelo a striscioline sottili.
Scaldate 4 cucchiai di olio extravergine, aggiungete le acciughe sgocciolate e spezzettate e scioglietele a fiamma bassissima, mescolando con un cucchiaio di legno.
Eliminate aglio e alloro dalle fave, frullatele con un mixer a immersione, regolate di sale, unite il succo di limone e suddivitete la crema nei piatti.
Completate con la salsina di acciughe preparata, decorate con il radicchio e servite.

Con questa ricetta partecipo al contest "Basta! Lunedì dieta!" dei blog "Arte in cucina" e "Dolcizie"


e ovviamente alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cristina:

giovedì 1 marzo 2012

UN PREMIO INASPETTATO QUANTO GRADITO

Ebbene sì, Francy del blog Burro e Zucchero ha pensato a me per il premio Cake Blog di Qualità, alcuni di voi saranno già piegati in due dalle risate e si chiederanno: ma l'hai pagata?? No, il premio mi è stato conferito come un pensiero nei confronti del mio blog e non certo per la mia capacità nel cucinare dolci, penso che Francy abbia scelto me per incitarmi ad applicarmi maggiormente con burro e zucchero e non posso che esserle grata per questo premio che accetto come un invito a sfogliare maggiormente le riviste di torte e biscotti.


I 7 dolci che ricordo con piacere sono:

1) Tutte le crostate con marmellata di qualsiasi frutto.
2) La sacher quando è fatta bene.
3) Il panettone all'amarena della mia fornaia del cuore.
4) La torta di mela o quella di pere.
5) Le seadas con il miele di limone.
6) Le cassatine di una pasticceria di San Vito Lo Capo di cui non ricordo più il nome.
7) Unico dolce di mia produzione: la torta di noci ricoperta di cioccolato al latte, un successo in tutte le cene.

E adesso passo la parola a 10 blog, scieglierli non è stato facile, i motivi sono diversi, ma sicuramente chi ci scrive sarà molto più in gamba di me nel cucinare dolci.

1) Valentina del blog  Frutta & Zafferano, lei ha appena iniziato a cucinare pesce, ma adora pastrocciare in pasticceria.

2) Sabrina del blog Les Madeleines di Proust, chiedere a lei per la torta di mele.

3) Annalù del blog Assaggi di Viaggio, Montersino-dipendente, recentemente mi ha mandato in crisi con un contest a lui dedicato, dopo aver saccheggiato la biblioteca, mi sono arresa al secondo tentativo di lettura dei suoi ricettari, ho capito che era più semplice per me imparare una lingua nuova.

4) Tina del blog La Prova della Cuoca, perchè lei è veramente bravissima con le torte, ho anche tentato di cucinarne una delle sue, mi si è rotta e non l'ho fotografata, ma era buonissima.

5) Maria del blog Panza & Presenza, perchè ha appena pubblicato dei cioccolatini all'amarena da urlo, fortunata che abita lontano altrimenti un giro dalle sue parti mi scapperebbe.

6) Samaf del blog  Dolcizie... le mie dolci delizie!, perchè ho fatto un suo plum cake alle banane velocissimo e buonissimo.

7) Flavia del blog Cuocicucidici, anche lei bravissima con i dolci, se sostate troppo nel suo blog rischiate un innalzamento della glicemia, ma ne vale la pena.

8) Veronica del blog Peccati di dolcezza, andate a vedere e capirete subito il perchè.

9) Dauly del blog Cucchiaio e Pentolone, perchè chi riesce a preparare un castagnaccio morbido come quello che ha pubblicato merita un applauso, anzi due, un altro per i troccoli del post precedente anche se è un piatto salato.

10) Valentina del blog Cucina e Cantina, nel suo blog due dolci da segnare: Sfogliatine di mele con sciroppo d'acero e cioccolato e i Brownies alla cannella.

Fracy!!!! Ma quanto ce la facciamo una Sacherina alla Cioccolateria????

FUSILLI DI FARRO CON CAVOLFIORE, ACCIUGHE, NOCI E PECORINO

Ed eccoci al consueto appuntamento del giovedì con le acciughe, in questo fine inverno così freddo, non potevamo dimenticarci del cavolfiore nella sua versione bianco neve, grazie alla fantasia di Cristina ho avuto la possibilità di cucinare questo primo piatto che è schizzato direttamente ai primi posti tra i preferiti, non meno bene è toccata a Barbara, una vellutata da urlo e la stessa Cristina? Guardate un po' cosa è riuscita a combinare....

Ricetta di Cristina: Crumble di cavolfiore e acciughe ai pistacchi

Ricetta di Barbara: Vellutata di cavolfiori al cumino con bons bons di acciughe


Ingredienti per 2 persone:

180 g di fusilli di farro
1 piccolo cavolfiore
15 acciughe fresche
5 noci + 2 per il decoro
Pecorino di media stagionatura
2 filetti di acciuga sott'olio 
1 spicchio d'aglio
1 pezzetto di peperoncino
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Pulite le alici tenendole qualcuna da parte per la decorazione del piatto, tritate grossolanamente le noci.
Cuocete per pochi minuti le cimette di cavolfiore al vapore, rosolateli poi in due cucchiai di olio extravergine in cui avrete sciolto i filetti di acciuga, unite lo spicchio di aglio e il pezzetto di peperoncino.
Lessate la pasta  in acqua salata, unitela al cavolfiore aggiungendo i filetti di acciuga freschi e le noci tritate, togliete aglio e peperoncino.
Servite il piatto aggiungendo scaglie di pecorino e decorando con le acciughe e le noci tenute da parte.

Questa ricetta è dedicata alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cristina: